Aveva massacrato nel 2003 i suoi vicini di casa. E' il 143.mo detenuto a chiedere l'accelerazione della pena capitale
E' stata eseguita in Texas la condanna a morte di Barney Fuller, il 58enne che si era dichiarato colpevole dell'omicidio di una coppia di vicini avvenuto 13 anni fa e che a aveva chiesto di essere giustiziato perché stanco di aspettare. Prima di ricevere una dose letale di pentobarbital, le ultime parole di Fuller sono state: "Non ho niente da dire, si può procedere". Si è trattata della sedicesima condanna a morte eseguita negli Stati Uniti quest'anno.
"Non ho nulla da dire, potete procedere", sono state le ultime parole di Fuller davanti ai funzionari del Dipartimento di Giustizia Criminale che hanno poi somministrato l'iniezione letale. L'uomo è stato dichiarato morto alle 7.01 locali, le 2.01 in Italia.
Fuller nel 2003 uccise a colpi di arma da fuoco una coppia di suoi vicini di casa, dopo una serie di litigi e relativa convocazione in tribunale: armato di fucile automatico, si introdusse nell'abitazione di Annette Copland, 39enne, e suo marito, Nathan Copeland di 43 anni e li freddò, sotto gli occhi dei due figli. Sparò anche a uno dei due ragazzi, 14 anni, sopravvissuto, mentre la figlia di 10 anni riuscì a nascondersi. Poi fuggì a piedi. Secondo dati ufficiali, Fueller è stato il 143esimo carcerato a "presentare richiesta" di morte.