Figlio di immigrati italiani, salvò la Chrysler dalla bancarotta e lanciò sul mercato modelli iconici come la Mustang
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Lee Iacocca, leggenda dell'industria automobilistica americana, è morto all'età di 94 anni. Figlio di immigrati italiani, per decenni è stato l'uomo più potente di Detroit, capitale dell'auto statunitense. Presidente di Ford alla fine degli Anni Settanta, ha lanciato modelli iconici come la Mustang e negli Ottanta è diventato amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione della Chrysler, che salvò dalla bancarotta.
E' stato sempre Iacocca a realizzare, all'inizio degli anni '80, la K-car platform: una mossa che rilanciò la Chrysler sull'orlo della bancarotta, facendo uscire sul mercato anche i primi monovolume e minivan.
Negli ultimi anni della sua carriera si è dedicato molto anche alla beneficenza, contribuendo al restauro della Statua della Libertà e alla riqualificazione di Ellis Island, l'isola nella baia di Manhattan al cui porto attraccavano le navi di immigrati provenienti dall'Europa, come quella che aveva portato negli Usa i suoi genitori, originari di San Marco dei Cavoti (Benevento). Lee nacque ad Allentown, in Pennsylvania, nella regione delle acciaierie dove i genitori aprirono un ristorante.