Ucraina, Erdogan a Putin: "Pronti a ospitare un incontro Kiev-Mosca-Onu e a fare da osservatori in caso di accordo"
Il presidente russo al momento ha rifiutato un colloquio telefonico a tre con Erdogan e Zelensky e, nella telefonata con il presidente turco, ha detto che la Russia è pronta ad "esportare considerevoli quantità di fertilizzanti e prodotti agricoli se le sanzioni anti-russe saranno tolte"
Il 96esimo giorno di guerra in Ucraina fa registrare nuove offensive russe ma anche una possibile svolta sul fronte diplomatico.
La Turchia, infatti, è pronta a "partecipare a un potenziale meccanismo di osservazione in Ucraina se Mosca e Kiev raggiungeranno un accordo" in merito. Ad affermarlo - come riportato dalla Tass - è stato il presidente Recep Tayyip Erdogan dopo un colloquio telefonico con Vladimir Putin. Erdogan ha inoltre assicurato di essere disponibile a organizzare e ospitare a Istanbul un incontro tra Russia, Ucraina e Onu.
Il messaggio di Erdogan - ''La pace va raggiunta il prima possibile'': così Erdogan a Putin, sottolineando allo stesso tempo la necessità di costruire un meccanismo di fiducia tra le parti. ''C'è bisogno di misure per ridurre al minimo gli effetti negativi della guerra e per ristabilire un terreno per la pace'', ha detto il presidente turco al suo omologo russo. A riportarlo una nota diffusa dall'ufficio della presidenza di Ankara.
Erdogan-Putin, focus su navigazione sicura nel Mar d'Azov e nel Mar Nero - Putin ed Erdogan, secondo quanto riferito dal Cremlino, hanno "discusso della situazione in Ucraina" e "l'enfasi è stata posta sul garantire una navigazione sicura nel Mar Nero e nel Mar d'Azov, eliminando la minaccia nelle loro acque".
Putin: "Pronti ad esportare prodotti agricoli se vengono eliminate le sanzioni" - "Alla luce dei problemi sul mercato alimentare mondiale, verificatisi a causa dell'imprudente politica finanziaria ed economica dell'Occidente, la Russia può esportare considerevoli quantità di fertilizzanti e prodotti agricoli se le sanzioni anti-russe saranno tolte". E' quanto ha detto il presidente russo Vladimir Putin al leader turco Recep Tayyip Erdogan nell'odierno colloquio telefonico, secondo quanto riportato dal Cremlino citato dalla Tass.
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