La Corte di Cassazione di Ankara ordina l'immediata scarcerazione per motivi di salute. La decisione ad una settimana dalla morte della collega di Unsal, Ebru Timtik
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L'avvocato turco Aytac Unsal, condannato a 10 anni e 6 mesi di reclusione, sarà presto scarcerato per ordine della Corte di Cassazione turca. Lo riferisce Ceren Huisal, responsabile Esteri degli avvocati progressisti. Unsal è a digiuno da 213 giorni per chiedere un giusto processo. Venerdì la sua collega Ebru Timtik è morta di stenti, in un ospedale di Istanbul dove era stata trasferita dal carcere, dopo 238 giorni di digiuno.
I giudici hanno stabilito che Unsal debba essere "immediatamente liberato" alla luce del "pericolo che rappresenta per la sua vita la permanenza in prigione". Nei giorni scorsi, i medici avevano lanciato l'allarme sul deterioramento delle condizioni generali del legale 32enne e sull'indebolimento del suo sistema immunitario a fronte del rischio aggiuntivo di un possibile contagio di coronavirus. Il suo rilascio dovrebbe avvenire nelle prossime ore.
La mobilitazione dopo la morte di Ebru Timtik - La morte di Ebru Timtik aveva suscitato forte indignazione e commozione in Turchia e all'estero, con accuse al governo di Recep Tayyip Erdogan di aver ignorato fino alle estreme conseguenze le richieste della protesta pacifica degli avvocati, che denunciavano condanne politiche e chiedevano una revisione dei loro casi. Entrambi erano da tempo impegnati nella difesa di attivisti di sinistra e la magistratura li ha accusati di sostegno all'organizzazione marxista-leninista Dhkp-c, classificata come "terroristica".
A luglio Unsal e Timtik erano stati trasferiti in diversi ospedali, sempre in condizioni di detenzione. La decisione della Cassazione è giunta in concomitanza con la visita in Turchia del presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo, Robert Spano, che ha incontrato anche il presidente Erdogan.