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La Turchia ha criticato la decisione della Corte di Giustizia Ue sulla possibilità, da parte di un datore di lavoro, di vietare il velo islamico o più in generale "qualsiasi forma visibile di espressione delle convinzioni politiche, filosofiche o religiose". Secondo il ministero degli Esteri di Ankara si tratta di una "chiara violazione delle libertà religiose", e la misura genere non fa che aggravare i pregiudizi contro le donne musulmane in Europa.