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Trump: "Spie di Pechino a Cuba? Darei alla Cina 24 ore per toglierle"

L'ex presidente ai suoi sostenitori: "Incriminano me per attaccare voi". Poi il messaggio criptico sui social: "C'è grande caos in Russia, ma attenti perché il prossimo potrebbe essere peggio"

Trump: "Spie di Pechino a Cuba? Darei alla Cina 24 ore per toglierle" - foto 1
Afp

Donald Trump scende tra i repubblicani evangelici al grido di "Dio, patria e famiglia" e, nel corso di un evento a Washington, viene accolto come l'unico vero candidato del partito alla presidenza per il 2024.

Il tycoon interviene sulla notizia di unità di intelligence di Pechino a Cuba: "Se fossi io il presidente - dice - darei alla Cina 24 ore di tempo per togliere le sue spie dall'isola". Poi l'attacco a Biden: "Non è in grado di fare nulla".

 

Il messaggio ai sostenitori: "Incriminano me per attaccare voi"

 "Incriminano me per attaccare voi, provano a silenziare me per silenziare voi", esordisce l'ex presidente di fronte a oltre 3mila sostenitori riuniti all'Hilton di Washington. Il copione del tycoon è quello degli ultimi comizi: da "Biden corrotto e peggior presidente della storia Usa" alla giustizia "manipolata" che ha lanciato una "caccia alle streghe nei sui confronti". 

 

Fotogallery - Trump in tribunale a Manhattan

 

Il post social sul possibile successore di Putin

 Trump parla anche di politica estera. "Con me presidente Mosca non avrebbe invaso l'Ucraina e la Cina non parlerebbe in questi termini di Taiwan", dichiara. Sull'argomento del giorno, la quasi avanzata del gruppo mercenario Wagner su Mosca, poco prima aveva scritto un criptico post sul suo social media Truth avvertendo di "fare attenzione a quello che vi augurate, il prossimo potrebbe essere molto peggio!", con la parola "next" che probabilmente si riferiva a un eventuale successore di Vladimir Putin.

 

La questione aborto

 Infine la questione cruciale per gli evangelici repubblicani presenti, l'aborto. "Sono il presidente più pro-life della storia Usa e anche il primo che ha partecipato a una marcia contro l'aborto qui a Washington", ha rivendicato Trump presentandosi come il leader che ha aperto la strada alla storica sentenza del massimo tribunale americano.

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