Strage di Pasqua in Sri Lanka, da Londra raccolta fondi online per le strutture sanitarie e i feriti locali
Nel nome di Daniel Lensey, 19 anni, e sua sorella Amelie, 15, morti nellʼattentato nel loro hotel di Colombo, i famigliari intendono reperire 750mila sterline per la sanità locale
Dal sangue della strage di Pasqua in Sri Lanka germogliano perle di solidarietà.
Come la raccolta fondi avviata online dalla famiglia di Daniel e Amelie Lensey, fratello e sorella londinesi di 19 e 15 anni morti nell'attentato al loro hotel di Colombo, dove erano in vacanza. Madre e fratello delle vittime intendono raccogliere 750mila sterline da donare alla sanità locale per migliorare le sue strutture e curare i feriti dell'attacco. Un'iniziativa online nata nel nome dei due giovanissimi, ai quali è stata intestata una fondazione.
"Amelie e Daniel - è il messaggio che accompagna l'obiettivo dichiarato del crowdfunding - erano persone amorevoli e premurose e speriamo di continuare il loro spirito fornendo sostegno alle famiglie delle vittime locali e migliorando le strutture mediche che sono state travolte dalla tragedia. Vogliamo fornire il necessario per ricostruire le loro vite".
I fratelli Linsey sono tra gli otto britannici uccisi nell'attacco che è costato la vita in tutto a 253 persone. Erano in vacanza con il padre a Colombo, mentre la madre Angelina e altri due fratelli, David ed Ethan, erano rimasti a Londra per le vacanze di Pasqua.
"Mio padre ha suggerito di chiamare l'iniziativa di crowfunding 'L'amore è la risposta', dalla canzone preferita sua e di mia sorella", ha spiegato David. In loro memoria è nata la Amelie e Daniel Linsey Foundation. "Così loro vivono, - ha aggiungo David, - ed è altrettanto importante ricordare anche le vittime locali".
Nella lista dei beni da acquistare per l'ospedale di Colombo dove inizialmente erano stati portati Daniel e Amelie, ci sono anche le apparecchiature per la ventilazione artificiale, strumenti diagnostici all'avanguardia e risonanza magnetica con apparecchiature portatili.
"Se gli ospedali dello Sri Lanka fossero stati opportunamente attrezzati - è l'amara riflessione della famiglia Linsey, - molti feriti, se non proprio Amelie e Daniel, avrebbero potuto essere salvati. Inoltre, in un Paese in cui ogni anno migliaia di persone muoiono per strada, queste strumentazioni avranno usi che vanno ben oltre la risposta ad attacchi terroristici".