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Usa 2016, Michael Bloomberg: non corro per la Casa Bianca

"Eʼ chiaro che non vincerei", ha ammesso lʼex sindaco di New York. Si sarebbe candidato in qualità di indipendente

Usa 2016, Michael Bloomberg: non corro per la Casa Bianca - foto 1
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L'ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha annunciato che non intende correre per le presidenziali in qualità di indipendente.

"Mi è chiaro che se entrassi nella corsa non potrei vincere", ha spiegato Bloomberg.

"Negli ultimi mesi, molti americani mi hanno invitato a correre per la presidenza come indipendente e alcuni cui non piacciono gli attuali candidati hanno sottolineato che farlo è mio dovere patriottico. Apprezzo il loro appelli, che ho considerato seriamente. La scadenza è adesso", ha sottolineato l'ex sindaco di New York in un intervento da lui firmato e diffuso dall'agenzia Bloomberg.

In una eventuale gara a tre, dove "sarebbe improbabile che un candidato vinca la maggioranza dei voti degli elettori", il potere di scegliere il presidente finirebbe nelle mani del Congresso a maggioranza repubblicana, con una "buona possibilità" che sia eletto Donald Trump o Ted Cruz. E "questo è un rischio che non voglio prendere in buona coscienza", ha spiegato Bloomberg, lanciando un ennesimo siluro contro il tycoon, oltre che al senatore ultra conservatore del Texas, in un intervento diffuso dall'omonima agenzia di informazioni di cui è proprietario.

Un intervento nel quale critica duramente tutti i candidati presidenziali, i toni gridati della loro campagna elettorale, "l'estremismo in marcia". Il miliardario si è detto lusingato dal fatto che "negli ultimi mesi molti americani mi hanno sollecitato a correre per la presidenza". Ma non vuole neppure favorire la nomina di Trump o Cruz. Il primo, ha accusato, ha condotto "la campagna presidenziale più divisiva e demagogica che io ricordi, facendo leva sui pregiudizi e sui timori della gente", appellandosi "ai nostri peggiori impulsi".

L'ex sindaco di New York ha precisato che non è pronto per sostenere alcun candidato ma che non starà zitto di fronte alla minaccia che "estremismo partigiano pone alla nazione".