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Attentato a Nizza, Alfano: rafforzata vigilanza dei siti sensibili

" A Charlie Hebdo la modalità era stata di un attacco verso un obiettivo presidiato, al Bataclan colpito un sito non presidiato. Nizza rappresenta invece un ulteriore cambio di schema di gioco"

"Abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente i nostri sistemi di vigilanza e di presidio degli obiettivi sensibili".

Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al termine della riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo dopo la strage di Nizza. "Nessuno - ha aggiunto - può escludere una sciagurata ipotesi attentato in Italia".

"Terroristi hanno cambiato schema di gioco" - "Abbiamo inviato una nota a tutti i prefetti e i questori per sollecitare ulteriori valutazioni e ulteriori azioni di controllo. A Charlie Hebdo la modalità era stata di un attacco verso un obiettivo sensibile già presidiato, al Bataclan invece era stato colpito un sito non presidiato, un soft target, ma sempre con le armi da fuoco. Quello di oggi rappresenta invece un ulteriore cambio di schema di gioco", ha spiegato il ministro.

"In Italia non possiamo più avere imam fai da te" - "In Italia non possiamo più avere gli imam fai da te", ha sottolineato Alfano nella conferenza stampa successiva alla riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo. "Non possiamo più avere in Italia imam che si sono formati in altre aree di mondo che hanno una cultura radicale non compatibile con il nostro ordinamento giuridico - ha aggiunto - . Nel nostro ordinamento è riconosciuta la libertà di preghiera ma la libertà di preghiera deve essere sempre dentro le regole dell'ordinamento giuridico italiano in ossequio alle leggi e alla Costituzione repubblicana". "Questo è un punto fondamentale che ho detto ai leader delle comunità religiose ottenendo un loro sì". Obiettivo del responsabile del Viminale è arrivare alla figura "dell'imam italiano che abbia una formazione italiana quanto meno dal punto di vista delle regole dell'ordinamento giuridico italiano".