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Spazio, italiani catturano i primi "vagiti" di un nuovo mondo alieno

La giovane stella si trova a 382 anni luce dalla Terra. Potrà forse farci comprendere alcuni misteri del nostro sistema solare

Spazio, italiani catturano i primi
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Un mondo "alieno" sta nascendo nel disco di gas e polveri di una giovane stella a circa 382 anni luce dalla Terra.

A catturarne i primi "vagiti" è stato un gruppo di astronomi italiani dell'Inaf (Istituto nazionale di astrofisica), guidato da Raffaele Gratton. Con una massa compresa tra una e quattro volte quella di Giove, il nuovo pianeta si va ad aggiungere agli altri quattromila già scovati dagli astronomi all'esterno del sistema solare.

Il mondo alieno è stato osservato grazie allo strumento Sphere (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch instrument), un cacciatore di pianeti montato su uno dei telescopi cileni del Very Large Telescope (Vlt) dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso). Nell'incubatore cosmico, la giovane stella HD16914, i ricercatori hanno osservato un sistema di tre anelli e all'interno di una delle cavità tra il secondo e il terzo, strani bracci a spirale e nubi di polvere che si sta addensando. Segni "compatibili con la presenza di un pianeta nascente".

I pianeti si formano nei dischi di gas e polveri, durante lo stesso evento che porta alla formazione di una stella. Come avvenuto anche al Sistema Solare, circa 5 miliardi di anni fa. Nell'immagine catturata dal telescopio europeo Vlt sono ben visibili anelli di polvere esterni alla giovane stella HD169142. L'istantanea mostra anche un addensamento di polvere tra gli anelli, dovuto alla possibile presenza di una nube che circonda il pianeta.

Per i ricercatori dell'Inaf, "ci si aspetta che i pianeti giovani causino cavità e spirali nei dischi. Però - hanno aggiunto - i pianeti più giovani sono circondati da nubi di polvere che ne rendono difficile l'osservazione diretta e quindi la conferma della loro presenza. Per questo motivo, esistono pochissime osservazioni chiare di pianeti in una simile fase evolutiva, in dischi ancora ricchi di gas", hanno chiarito. Per gli autori, lo studio del nuovo pianeta nascente potrà fornire preziose indicazioni sulle fasi iniziali che hanno portato alla formazione del Sistema Solare.