Esplosione a Mogadiscio, autobomba fa strage
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L'attentato è avvenuto all'ora di punta, in un punto affollato a un checkpoint davanti a un ufficio delle tasse. Al Shabaab rivendica
Decine di morti e numerosi di feriti, fra cui bambini, sono il bilancio provvisorio dell'esplosione di un'autobomba presso un affollato posto di controllo nella capitale della Somalia, Mogadiscio. La polizia somala parla di almeno 76 morti e 70 feriti, ma il numero è destinato ad aumentare. L'attentato non è stato ancora rivendicato, ma i sospetti ricadono sugli Al Shabaab, formazione jihadista legata ad Al Qaeda.
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Diverse vittime sono bambini, ma ci sono anche molti studenti universitari, che viaggiavano su un pullman che transitava sul luogo dell'esplosione. L'attentato è avvenuto all'ora di punta, in un punto affollato a un checkpoint davanti a un ufficio delle tasse.
L'organizzazione integralista Al Shabaab, cellula somala di Al Qaeda dal 2012, ha rivendicato la responsabilità dell'attacco. Dal 2006, il gruppo terroristico islamico ha compiuto ripetuti attacchi nella capitale somala uccidendo operatori umanitari internazionali, giornalisti, leader civili e operatori di pace e colpendo il governo e obiettivi militari.
Raid con droni Usa in risposta all'attentato: jihadisti uccisi Un attacco con droni americani in Somalia ha ucciso diversi miliziani jihadisti di al Shabaab, tra cui almeno un comandante, in risposta all'attentato di Mogadiscio. I raid sono stati effettuati vicino alla città di Kunya-Barow, con il coinvolgimento dei reparti d'elite dell'esercito somalo.