Scarcerato l'imprenditore Marco Zennaro: era in cella in Sudan da 2 mesi
L'uomo, che si trova ai domiciliari in albergo, è accusato di truffa per la vendita di una partita di trasformatori elettrici
Marco Zennaro, l'imprenditore veneto in carcere in Sudan da aprile, è stato scarcerato al termine di un lungo negoziato condotto dall'ambasciatore italiano a Khartoum e da Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all'estero della Farnesina. Zennaro, che è ai domiciliari in albergo, dovrà comunque restare in Sudan per affrontare le cause che lo vedono coinvolto con l'accusa di truffa per la vendita di una partita di trasformatori elettrici.
Il 46enne, amministratore unico della veneziana Zennaro Trafo, a metà marzo era volato nel Paese africano per risolvere una "grana" relativa a una partita di trasformatori elettrici, che la controparte commerciale locale aveva giudicato non conformi al contratto. All'imprenditore, però, appena giunto in Sudan era stato sequestrato il passaporto e gli era stata notificata una denuncia per frode.
Dopo alcuni giorni in un albergo, dove era piantonato, e la decisione di pagare 400mila euro la vicenda sembrava risolta. Ma, mentre stava per tornare in Italia, è stato fermato e portato in carcere, dove ha trascorso due mesi.
"Non è una liberazione - ha commentato Luca Della Dora, cugino dell'imprenditore -. Lo hanno spostato ai domiciliari in albergo che è comunque un passo in avanti enorme. Era fondamentale tirarlo fuori dall'inferno in cui è stato costretto negli ultimi 70 giorni. Ci vuole cautela, ma la felicità di questo momento è indescrivibile".
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