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Punta Perotti, la Corte Strasburgo condanna l'Italia per confische ecomostri

Per i giudici europei prima bisognava condannare i responsabili e poi eseguire le confische. Salvini: "Chiudere la Corte Strasburgo"

Punta Perotti, la Corte Strasburgo condanna l'Italia per confische ecomostri - foto 1
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Con una sentenza non appellabile relativa a Punta Perotti, Golfo Aranci, Testa di Cane e Fiumarella di Pellaro, la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato le autorità italiane per aver violato il diritto al rispetto della proprietà privata.

Secondo i giudici le autorità non avrebbero dovuto procedere con la confisca di terreni per costruzione abusiva senza una previa condanna dei responsabili.

La vicenda giudiziaria degli "ecomostri" abbattuti nel 2006 è iniziata nel 1997. L'Italia già nel 2012 era stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo a risarcire le imprese costruttrici del complesso che sorgeva sul lungomare di Bari. In quell'occasione il governo si era poi rivalso sul Comune pugliese chiedendo di versare, a rate, oltre 46 milioni di euro. Da lì la nascita di un nuovo contenzioso tra amministrazione ed esecutivo.

Giem srl, Hotel Promotion Bureau srl, Rita Sarda srl, Falgest srl e Filippo Gironda hanno portato la questione davanti ai giudici di Strasburgo che hanno dato ragione alle società, definendo la misura "sproporzionata". Spetterà ora al governo il compito di trovare un accordo con i ricorrenti sull'ammontare del risarcimento. Secondo la Corte, le autorità italiane hanno commesso nei confronti dei ricorrenti anche altre violazioni, oltre quello al rispetto della proprietà privata. Le quattro società, tutte a responsabilità limitata - hanno sentenziato i giudici - "non sono mai state imputate in alcun processo sul reato di abusivismo" in quanto la legge in vigore non lo consentiva in base al principio "societas delinquere non potest".

Per quanto riguarda invece Filippo Gironda, la Corte ha affermato che l'Italia non ha rispettato il suo diritto alla presunzione d'innocenza. L'uomo, scrive la Corte, "è stato dichiarato colpevole, in sostanza, dalla Cassazione, nonostante il fatto che i processi per il reato imputatogli fosse finito per prescrizione". Infine, secondo i giudici, la confisca in questo caso specifico non avrebbe "effettivamente contribuito alla protezione dell'ambiente", cioè l'obiettivo dichiarato dallo Stato italiano.<br><br>

Salvini: "Corte Strasburgo difende ecomostri? Chiuderla" - "La Corte di Strasburgo condanna l'Italia e difende gli eco-mostri e la cementificazione selvaggia? Ennesima prova del fatto che certe istituzioni dovrebbero essere chiuse". Così il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini.