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Puigdemont cede agli indipendentisti e non convoca le elezioni in Catalogna

Per il presidente catalano non ci sono le "garanzie da parte di Madrid". Chiesta dal governo lʼattivazione dellʼart. 155

Puigdemont cede agli indipendentisti e non convoca le elezioni in Catalogna - foto 1
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"Avrei indetto le elezioni se vi fossero state le garanzie, ma queste garanzie" da parte di Madrid "non ci sono".

Lo ha detto il presidente catalano Carles Puidgemont cedendo di fatto alla pressione degli indipendentisti che chiedevano, appunto, di non accettare lo scioglimento del parlamento da parte del governo centrale. "L'applicazione dell'articolo 155 è abusiva e ingiusta, non accetto le misure che il governo di Madrid ha adottato", ha aggiunto Puigdemont.

Madrid chiede l'attivazione dell'art.155 - La vicepremier spagnola Soraya Saenz de Santamaria ha detto al Senato di Madrid che il governo chiede l'attivazione dell'articolo 155 contro la Catalogna per "ristabilire l'esercizio dell'autogoverno catalano in un quadro costituzionale" e "tutelare l'interesse generale della Spagna". "Vogliamo aprire una nuova fase basata sul rispetto della legge", ha detto la vice di Rajoy pochi minuti dopo le dichiarazioni del presidente catalano che non ha convocato elezioni. La vicepresidente dell'esecutivo spagnolo ha spiegato che Puigdemont non ha dato risposta alla richiesta di chiarimenti sull'effettiva dichiarazione di indipendenza da parte del governo catalano, quindi "non è successo nulla, ha fatto solo rumore". Per questo, ha spiegato, si è deciso di invocare l'articolo 155, sul commissariamento della regione. "Per affrontare una situazione cosi' incredibilmente grave lo Stato di diritto ha gli strumenti eccezionali. Quello che prevede l'articolo 155 non esiste soltanto in Spagna", ha spiegato.

Primo sì dalla commissione Senato - La commissione ad hoc del Senato spagnolo ha dato via libera in serata all'attivazione dell'art.155 contro la Catalogna chiesta dal governo di Madrid. La proposta passa venerdì mattina alla plenaria. Il Partido Popular del premier Mariano Rajoy ha la maggioranza assoluta nel Senato. In commissione il "sì è passato con 22 voti a favore (15 commissari Pp e 7 Psoe) e 5 voti contrari, quelli dei partiti nazionalisti catalani e baschi e di Podemos

In mattinata era trapelata la notizia che il governatore intendesse convocare le elezioni anticipate. Ma tutto è stato cancellato. Il gesto potrebbe essere legato al fatto che Madrid non confermava che, in caso di consultazioni, avrebbe bloccato l'articolo 155. Così hanno riferito fonti della presidenza.

Respinto il ricorso contro l'articolo 155 - Intanto la Corte costituzionale spagnola ha respinto il ricorso presentato dal governo catalano proprio contro l'attivazione del commissariamento annunciato dal premier Mariano Rajoy.

Gli attivisti contestano Puigdemont - Le voci di elezioni anticipate avevano provocato la protesta di decine di persone nella zona del Parlamento catalano: in tanti si sono radunati per contestare Puigdemont, chiamato "traditore", con il conseguente dispiegamento di forze da parte dei Mossos d'Esquadra, che hanno blindato l'intera area. I leader indipendentisti non voglio "accettare nessuna rinuncia" nel processo indipendentista. "Non sono d'accordo con la decisione di andare al voto. Mi dimetto come deputato e lascerò il Pdemocratacat", ha twittato Jordi Cuminal, deputato del partito di Puigdmont.