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Presidenziali in Ucraina: la sfida tra Poroshenko e il comico favorito | La provocazione di Zelensky: multato

Cinque anni dopo la rivoluzione filo-occidentale di Maidan, gli ucraini sembrano determinati a rovesciare le carte in tavola, preferendo la new entry 41enne allʼuscente

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-afp

Un comico vicino alla presidenza dell'Ucraina.

A meno di colpi di scena, infatti, l'attore e new entry nel mondo politico Volodymyr Zelensky è il grande favorito nel secondo turno delle elezioni presidenziali del Paese. Lui sa di avere in tasca questa vittoria ed esce dal seggio mostrando ai fotografi la sua scheda: viola così la legge e viene multato. Comunque, cinque anni dopo la rivoluzione filo-occidentale di Maidan, gli ucraini sembrano lo stesso determinati a rovesciare le carte in tavola, preferendo il 41enne a Petro Poroshenko, che a 53 anni sta pagando per non aver messo fine alla guerra civile e ai ripetuti scandali di cui si è macchiata la classe politica.

Chi è il favorito? Inimmaginabile, solo poche settimane fa, la vittoria per Volodymyr Zelensky, che porta con sé una nuova ondata del movimento globale antiélite, è considerata ora realtà da molti osservatori a Kiev. Largamente in testa rispetto al primo turno, con un punteggio doppio rispetto al suo rivale, a Zelensky è stato attribuito più del 70% delle intenzioni di voto negli ultimi sondaggi prima del secondo turno.

Pochi avevano preso sul serio il comico quando annunciò la sua candidatura il 31 dicembre. Ci sono stati quattro mesi di campagna elettorale fuori dal comune, principalmente sui social network: qui si è presentato come un "ragazzo semplice" che voleva "rompere il sistema".

Al di là della sua promessa di mantenere una posizione pro-occidentale presa nel 2014, il programma politico di Zelensky resta molto vago, anche se ha tentato tra i due round di rafforzare la sua credibilità, circondandosi di consulenti più esperti e finalmente parlando alla stampa.

"Una presidenza quinquennale non è una commedia televisiva che può essere disattivata se non è più divertente, né un film dell'orrore che sia facile da fermare", ha dichiarato alla vigilia del voto il presidente uscente Poroshenko sul suo profilo Facebook, screditando l'avversario e chiamando gli elettori a "pensare all'Ucraina".

"Gli ucraini e l'Ucraina sono destinati a vincere, abbiamo unito l'Ucraina", ha ribattuto Vladimir Zelensky uscendo dal seggio dove ha votato con la moglie. "Tutto andrà bene, lo faremo insieme", ha aggiunto.

La provocazione di Zelensky Zelensky è stato multato per aver mostrato ai giornalisti la scheda elettorale compilata prima d'inserirla nell'urna. Il candidato alla presidenza, dato come favorito, accortosi della "gaffe" ha poi scherzato con i reporter: "Ah, è contro la legge? Allora non vi ho fatto vedere nulla...". Ma ormai era troppo tardi. Nel primo pomeriggio al suo quartier generale si sono presentate le forze dell'ordine e gli hanno fatto compilare il verbale (il tutto ampiamente documentato da immagini). "Giusto, ho infranto la legge e la legge è uguale per tutti", ha commentato Zelensky. Dmitry Razumkov, il portavoce della sua campagna elettorale, ha pubblicato su Facebook le foto del verbale. "Nuovo presidente, nuove regole", ha scritto. "Tutti - ha aggiunto - devono rispettare la legge".

I numeri Si vota in 200 circoscrizioni e gli aventi diritto sono oltre 30 milioni di cittadini, 325mila dei quali hanno cambiato seggio rispetto al primo turno.

L'affluenza alle urne alle 11 ha raggiunto il 18,13%, come riferito dalla Commissione elettorale centrale. La più alta partecipazione elettorale è stata osservata nella regione meridionale di Zaporozhye (24,62%), mentre i dati più bassi sono stati registrati nella regione sudoccidentale di Zakarpatye (8,64%). Al primo turno del 31 marzo i dati delle 11 erano pari al 16,65%. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Interfax.