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Nuova Zelanda: governo pronto a una stretta sulle armi, ma i cittadini restituiscono le proprie

Dopo la strage di Christchurch, sarà avviata a che unʼinchiesta sui servizi segreti: il killer non era infatti mai stato schedato

Nuova Zelanda: governo pronto a una stretta sulle armi, ma i cittadini restituiscono le proprie - foto 1
-afp

Il primo ministro della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ha annunciato che entro dieci giorni sarà annunciata una riforma della legge sulla vendita delle armi.

Alcuni cittadini hanno però rinunciato volontariamente ai loro fucili semiautomatici. Sarà inoltre avviata un'inchiesta sui servizi di intelligence. Brenton Tarrant, il suprematista australiano autore della strage di Christchurch costata la vita a 50 persone, non era infatti mai stato schedato.

Secondo la polizia Tarrant ha agito da solo, ma potrebbe aver avuto dei complici. Il timore è che i servizi segreti neozelandesi fossero eccessivamente concentrati sulla comunità musulmana nel rilevare e prevenire rischi per la sicurezza.

La "rinuncia" alle armi - Diverse persone si sono rivolte alle autorità per consegnare le armi in loro possesso affinché venissero distrutte. John Hart, un agricoltore e membro del Partito Verde del Wairarapa (una regione neozelandese, ndr), ha scritto su Twitter di aver firmato il modulo per dare via il suo fucile. "Fino ad oggi ero uno dei neozelandesi che possedeva un fucile semiautomatico. Può essere uno strumento utile in alcune circostanze, ma questa utilità non supera il rischio di uso improprio", ha affermato.

Cancellata la più importante fiera di armi - Gli organizzatori della più importante fiera delle armi in Nuova Zelanda, in programma dal 23 marzo, hanno deciso di cancellare la manifestazione "in segno di rispetto" per le vittime degli attacchi alle due moschee di Christchurch. La Fiera militare di Kumeu, che da cinque anni si svolge nei pressi di Auckland, è stata cancellate anche per "elevati rischi alla sicurezza".

Tarrant licenzia il suo avvocato - Intanto i media locali riferiscono che Tarrant ha licenziato il suo avvocato e intende difendersi da solo davanti ai giudici: cresce l'ipotesi che il 28enne intenda trasformare il processo in uno strumento per la propaganda suprematista. Il legale Richard Peters ha dichiarato che Tarrant gli è parso "lucido e non mentalmente instabile", sebbene abbia convinzioni estremiste.