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Nucleare, l'Iran inizia ad aumentare l'arricchimento dell'uranio e lancia una nuova scadenza di 60 giorni all'Ue

Lʼannuncio dopo il primo ultimatum ai Paesi europei per allentare la stretta sul commercio provocata dal blocco Usa. Londra, Parigi e Berlino: "Teheran si fermi subito". Netanyahu: "Ue ripristini sanzioni"

Nucleare, l'Iran inizia ad aumentare l'arricchimento dell'uranio e lancia una nuova scadenza di 60 giorni all'Ue - foto 1
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Alla scadenza dell'ultimatum l'Iran dà seguito alle minacce e inizia ufficialmente la seconda fase del piano per ridurre i suoi obblighi previsti dall'accordo sul nucleare del 2015, aumentando il livello di arricchimento dell'uranio al 5%, dal 3,67% stabilito dall'accordo.

Lo hanno annunciato il portavoce del governo Ali Rabiei, il viceministro degli Esteri Abbas Araghchi e il portavoce dell'Organizzazione dell'energia atomica iraniana Behrouz Kamalvandi.

Netanyahu: "L'Europa ripristini le sanzioni contro Teheran" - Di fronte a questo annuncio, il premier israeliano Benyamin Netanyahu è tornato a chiedere all'Europa il "ripristino delle sanzioni" all'Iran perché, ha detto, il superamento delle quote di uranio arricchito ha solo uno scopo, "la produzione di bombe atomiche". Netanyahu ha poi sottolineato che l'arricchimento dell'uranio a tali livelli "è una mossa molto, molto, pericolosa".

Londra, Berlino e Parigi: "Teheran si fermi subito" - Contro Teheran arriva il duro monito di Gran Bretagna, Francia e Germania. Londra avverte: "L'Iran fermi immediatamente tutte le attività che violano l'accordo sul nucleare. Ci stiamo coordinando con gli altri partecipanti dell'accordo sui prossimi passi da fare sulla base dei termini del patto, tra i quali una commissione congiunta". Anche Berlino invita "fortemente l'Iran a fermare tutte le attività non compatibili con i suoi impegni e a fare marcia indietro". Fa eco Parigi che "chiede fermamente" all'Iran di interrompere le attività "non conformi" all'accordo di Vienna.

L'annuncio dell'Iran, atteso, era arrivato allo scadere dell'ultimatum di 60 giorni intimato ai Paesi dell'Unione europea, partner dell'accordo nucleare, perché salvassero l'intesa varando misure efficaci per allentare la stretta sul commercio provocata dalle sanzioni statunitensi.

L'Iran ha quindi stabilito altri 60 giorni come nuova scadenza per i Paesi europei, sottolineando che i colloqui continueranno con l'Ue per soddisfare le richieste di Teheran. La Repubblica islamica chiede agli europei di spingere sullo strumento finanziario Instex - pensato per aggirare le sanzioni americane e consentire la continuazione degli scambi economici fra l'Europa e l'Iran - acquistando petrolio iraniano o fornendo una linea di credito per il Paese. Allo scadere di questi nuovi 60 giorni Teheran minaccia una "terza tappa" nel processo di superamento dell'accordo sul nucleare del 2015.

"Nell'ultimo anno abbiamo dato abbastanza tempo alla diplomazia e ora non stiamo violando l'intesa ma perseguendo i nostri diritti basati sull'accordo. Dobbiamo presentare una denuncia contro gli Stati Uniti e l'Ue per averlo violato", ha affermato il viceministro degli Esteri Abbas Araghchi.

L'Iran, è stato sottolineato, aumenterà anche la produzione di acqua pesante superando il limite attuale imposto dall'accordo del 2015. "Aumentiamo l'arricchimento per fornire il combustibile per la nostra centrale nucleare e al momento non abbiamo bisogno di carburante per il reattore di Teheran", ha dichiarato il viceministro.