Operazione congiunta

'ndrangheta, arrestato in Colombia il latitante Federico Starnone: il boss legato ai narcos preso grazie ai droni

L'arresto è frutto di un’operazione internazionale che ha visto collaborare la polizia colombiana e le forze speciali con la Dda di Reggio Calabria

09 Ago 2025 - 21:48
 © ansa

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Federico Starnone, 46 anni, latitante di spicco della 'ndrangheta originario di Platì, è stato arrestato a Cali, in Colombia, in un elegante appartamento residenziale del dipartimento Valle del Cauca. La cattura è il risultato di un'operazione congiunta tra la polizia nazionale colombiana (Direzione di Intelligence), le forze speciali locali e la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, coadiuvati dai droni usati per localizzare la posizione dell'uomo dopo giorni di spostamenti per eludere le indagini. Starnone era destinatario di una richiesta di arresto emessa a giugno 2025 nell'ambito di un'inchiesta sul traffico internazionale di droga, coordinata dal procuratore Giuseppe Borrelli.

Il Ruolo Chiave di Starnone nel narcotraffico

 Secondo l'impianto accusatorio, Starnone ricopriva un ruolo centrale in una delle due organizzazioni criminali individuate dall'inchiesta. Dalla sua base in Sudamerica, agiva da intermediario tra il gruppo calabrese di Platì e i narcos colombiani ed ecuadoriani, facilitando l'importazione di cocaina verso l'Italia. Gli investigatori ritengono che fosse coinvolto in due tentativi distinti di far giungere ingenti quantitativi di droga sulle coste italiane. L'uomo aveva già alle spalle una condanna a 5 anni e 6 mesi per reati legati agli stupefacenti.

L'operazione internazionale e l'uso dei droni

 La cattura di Starnone è maturata nell'ambito di una maxioperazione coordinata dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato. L'intervento, eseguito in collaborazione con le autorità colombiane, ha portato all'esecuzione di oltre 20 misure cautelari nei confronti di soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico internazionale di stupefacenti. Gli investigatori colombiani hanno impiegato droni per localizzare Starnone, che nei giorni precedenti aveva cambiato più volte nascondiglio nel tentativo di far perdere le proprie tracce.

L'operazione, avviata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, ha smantellato due strutture criminali con ramificazioni transnazionali. Le indagini hanno documentato collegamenti diretti tra i clan calabresi e i cartelli del narcotraffico sudamericano, evidenziando un'organizzazione in grado di coordinare carichi di droga per centinaia di chilogrammi. Il procuratore Giuseppe Borrelli, che ha diretto l'inchiesta, ha sottolineato come il fermo di Starnone rappresenti un risultato significativo nella lotta contro le reti criminali internazionali.

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