La polizia cerca un uomo bianco con indosso un giubbotto anti-proiettile
Le autorità americane stanno indagando su "sparatorie mirate" vicino Minneapolis, che hanno costretto le autorità a chiedere alla popolazione di restare al riparo. Secondo quanto riportato da Cnn, è scattata la caccia all'uomo con la polizia che cerca un uomo bianco con indosso un giubbotto anti-proiettile. La deputata Melissa Hortman è stata uccisa insieme a suo marito a Brooklyn Park mentre il senatore John Hoffman e sua moglie sono stati feriti a Champlin, in due sparatorie separate ma "politicamente motivate" avvenute nelle abitazioni dei due.
La polizia afferma di essere alla ricerca di un sospetto "armato e pericoloso". Si tratta di un uomo bianco con i capelli castani che indossa un giubbotto antiproiettile nero sopra una camicia e pantaloni blu, e potrebbe impersonare un membro delle forze dell'ordine. "Stiamo monitorando attentamente la situazione e condivideremo presto maggiori informazioni", ha detto il governatore Tim Waltz.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha riferito di essere stato informato delle sparatorie in Minnesota e ha assicurato che "una violenza così orribile non sarà tollerata negli Stati Uniti d'America". In un messaggio diffuso dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, Trump ha ribadito che la procuratrice generale Pam Bondi e l'Fbi stanno indagando e perseguiranno con la "massima severità" il responsabile.
Vance Luther Boelter, identificato come l'uomo responsabile della sparatoria avvenuta in Minnesota, aveva ricevuto un incarico istituzionale nel 2019 da parte del governatore Tim Walz. Secondo quanto riportato dal New York Post, Boelter era stato nominato per un mandato quadriennale all'interno del consiglio per lo sviluppo della forza lavoro dello Stato. A rendere ancora più inquietante il profilo dell’uomo, è il ritrovamento nella sua auto di un volantino riconducibile al movimento “No Kings”, utilizzato in occasione delle proteste anti-Trump organizzate in diverse città americane. Le indagini sono ancora in corso per chiarire il movente e le eventuali connessioni con i gruppi di attivismo politico.
Il movimento “No Kings” (anche detto No Kings Day) è una serie di manifestazioni pacifiche che si sono svolte il 14 giugno 2025 in quasi 2.000 città statunitensi. Coordinato dal gruppo 50501 (“50 protests, 50 states, 1 movement”), mirava a contrastare ciò che i manifestanti definiscono un’“autoritarismo” del secondo mandato presidenziale di Donald Trump. Il nome (“No Kings” = “niente re”) simboleggia la resistenza contro l’immagine di Trump percepita come monarchica o tirannica, favorita soprattutto dalla concomitanza del suo 79° compleanno e della parata militare per il 250° anniversario dell’esercito americano. I partecipanti, spesso in abiti storici rivoluzionari, hanno portato slogan come “fight oligarchy”, “dissent is patriotic”, organizzando raduni e marce in parchi, piazze e lungo vie principali. Il movimento ha enfatizzato la non violenza, il sostegno alla democrazia, ai diritti civili, all’immigrazione e ha ricevuto il supporto di associazioni come l’ACLU, Indivisible e alcuni sindacati. Nonostante le alte tensioni politiche — tra cui l’impiego della Guardia Nazionale e un episodio di sparatoria in Minnesota — gli organizzatori hanno chiesto calma e rassicurato sull’ordine pubblico.