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Una 23enne, Ary Gisell Silva, è stata condannata a 20 anni di carcere per il suo coinvolgimento nell'omicidio di tre surfisti, due australiani e un americano, avvenuti nel 2024 in una località balneare del Messico. "Hanno un buon telefono e buone gomme" nel loro furgone, avrebbe detto la donna ai suoi tre complici prima che uccidessero le vittime. I due fratelli australiani Jake e Callum Robinson e l'americano Jack Carter, appassionati surfisti, sono stati visti l'ultima volta il 27 aprile 2024 a Bocana de Santo Tomas, un resort sulla spiaggia di Ensenada. Pochi giorni dopo i loro corpi sono stati trovati nelle vicinanze con ferite da arma da fuoco alla testa. Gli aggressori "hanno deliberatamente sorpreso i surfisti e li hanno uccisi", ha dichiarato la Procura. Ary Gisell Silva ha ammesso durante il processo di aver istigato e partecipato al furto dei beni dei tre surfisti, che alla fine ha portato al loro omicidio.