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Mes, Ue: "Nessun monitoraggio sui conti dei Paesi che chiederanno gli aiuti"

Lettera di Dombrovskis e Gentiloni: "Sostenibili tutti i debiti dei Paesi dellʼEurozona ed economia solida. In Italia il debito scenderà nel medio termine" Sentenza tedesca, Lagarde: "Andiamo avanti"

Commissione Ue bandiera

La Commissione Ue non effettuerà nessuna missione ulteriore, oltre a quelle standard del Semestre europeo, per verificare le spese collegate al Mes, e non effettuerà nessuna richiesta di aggiustamento macroeconomico, nemmeno ex post, ai Paesi che chiederanno gli aiuti. E' quanto scrivono i commissari Valdis Dombrovskis e Paolo Gentiloni in una lettera inviata al presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno. 

Il documento realizzato in vista degli aiuti chiarisce quindi il tipo di monitoraggio che Bruxelles intende effettuare sulla nuova linea di credito concessa per i devastanti effetti dalla pandemia nei Paesi dell'area euro.  

 

 

Ue: "Il debito italiano in calo nel medio termine" - Per quanto riguarda il nostro Paese, la Commissione Ue scrive che l'analisi della sostenibilità del nostro debito "indica che, malgrado i rischi, il debito resta sostenibile nel medio termine anche grazie a importanti fattori mitiganti" come il profilo del debito, con scadenze medie a otto anni che smorzano i rischi dei temporanei aumenti dei tassi. Quindi, "anche se il debito si deteriora per la crisi del Covid-19, il rapporto debito-Pil nello scenario di base resta su una traiettoria di discesa nel medio termine". 

 

"Tutti i sostenibili i debiti dell'Eurozona" - L'impatto della pandemia, precisano ancora a Bruxelles nella valutazione di idoneità al Mes, "pone dei rischi per la stabilità finanziaria dell'Eurozona, ma allo stesso tempo la situazione economica è fondamentalmente solida", In tutti i 19 Paesi della zona euro "i debiti pubblici sono sostenibili, si manterrà l'accesso ai mercati a condizioni ragionevoli, nessuno è in procedura per debito o deficit e per la Bce non ci sono problemi di solvibilità del settore bancario". 

 

Sentenza tedesca, Lagarde: "Andiamo avanti" - La presidente della Bce Christine Lagarde ha detto che l'Eurotower andrà avanti nella sua missione anche dopo i dubbi sollevati dalla Corte di Karlsruhe sugli effetti "sproporzionati" prodotti dal Quantitative easing della Bce, che porterà benefici alle economie e ai bilanci dei Paesi più deboli. La Bce, ha assicurato la Lagarde, tira dritto senza lasciarsi intimorire dall'ultimatum dei giudici costituzionali tedeschi. E ha aggiunto: "Siamo pronti a soluzioni di natura eccezionale di fronte a circostanze eccezionali, anche deviando e prendendo lo spazio di manovra che serve". 

 

 

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