Il presidente Emmanuel Macron e il premier Edouard Philippe hanno reso omaggio agli "eroi caduti per il Paese".
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Tredici soldati francesi della forza Barkhane sono rimasti uccisi in Mali in una collisione accidentale di due elicotteri durante un'operazione di combattimento contro jihadisti. Il presidente, Emmanuel Macron, ha salutato "con il massimo rispetto il ricordo di questi soldati dell'esercito, sei ufficiali, sei sottufficiali e un caporale, caduti in servizio e morti per la Francia nella dura lotta contro il terrorismo nel Sahel".
Dopo il presidente Emmanuel Macron, anche il premier Edouard Philippe ha reso omaggio agli "eroi caduti per il Paese". Cordoglio anche da parte del presidente dell'Assemblea Nazionale, Richard Ferrand: "Tredici nostri connazionali in lotta contro il terrorismo, per la nostra sicurezza, le nostre libertà, hanno trovato la morte in Mali durante i combattimenti. A nome della rappresentanza nazionale, voglio salutare il loro coraggio. I miei pensieri vanno, nel dolore, alle loro famiglie e ai loro cari".
Messaggi di solidarietà e cordoglio anche da altre personalità francesi come gli ex presidenti Francois Hollande e Nicolas Sarkozy e la leader del Rassemblement National Marine Le Pen. Con l'incidente di ieri sera, l'esercito francese paga il peggiore tributo di sangue degli ultimi 36 anni. In totale, sono 38 i soldati francesi morti in Mali dall'inizio delle operazioni (Serval e poi Barkhane) nel 2013, di cui 13 soltanto ieri, su un totale di circa 4.500 i militari impegnati nella regione. La ministra della Difesa, Florence Parly, è attesa sul posto mentre un'inchiesta e' stata aperta per chiarire le circostanze del dramma. Intanto, l'Eliseo lavora all'organizzazione di una cerimonia nazionale in omaggio ai 13 militari morti.