Londra, chiuso lʼaeroporto di Gatwick per passaggio non autorizzato di droni
"L’attività che abbiamo riscontrato, ha detto Theresa May, è illegale e si rischia fino a cinque anni di carcere”
L'aeroporto londinese di Gatwick non riaprirà almeno fino alle 6 di venerdì mattina ora locale (le 7 in Italia). Lo scalo è stato chiuso nella serata di mercoledì, quando è stata segnalata la presenza di due droni che sorvolavano le piste. Molti dei voli in arrivo sono subito stati dirottati verso altre destinazioni in Gran Bretagna e in Europa. I droni però intanto sono scomparsi e non ve ne è più traccia.
La premier Theresa May in conferenza stampa ha espresso la sua solidarietà con le migliaia di persone rimaste a terra (10mila i passeggeri che hanno subito disagi nella serata di mercoledì, con un calcolo di 110mila persone fra coloro che sarebbero dovuti decollare o atterrare a Gatwick nella giornata di giovedì).
La May è poi stata durissima con gli ignoti "autori" dell'episodio, ricordando con fermezza che le leggi che regolano l'utilizzo di droni sono in vigore "perciò quanto accaduto è illegale e coloro che mettono in pericolo velivoli rischiano cinque anni di prigione".
Passenger who's flight was delayed in Gatwick airport videod One of the drones what was cought at Gatwick airport. pic.twitter.com/7V0YJI3Nzb
— David Shapira (@David_shapira) 20 dicembre 2018
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Grazie per il tuo commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Grazie per il tuo commento
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
Regole per i commenti
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali