"Grazie a tutti, sono felice di tornare a casa a Borgo". Queste le prime parole di Bruno Cacace, il tecnico italiano rapito in Libia e liberato nelle scorse ore, al suo arrivo all'aeroporto di Caselle. "Non siamo stati trattati male, ci hanno anche dato da mangiare", ha spiegato, abbracciato alla figlia, senza però aggiungere altri particolari sulla sua prigionia. "C'è un'inchiesta in corso - ha sottolineato - e non possiamo rilasciare dichiarazioni".