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La Svizzera boccia il super salario minimo da 3.250 euro al mese

Il referendum proposto dai sindacati ha visto un secco no da parte della cittadinanza. Esultano governo e imprese

18 Mag 2014 - 23:52
 © ansa

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Secco "no" in Svizzera al referendum per l'introduzione di un salario minimo nazionale di 22 franchi all'ora, pari a circa 18 euro, il più alto al mondo. La maggioranza dei cantoni svizzeri ha respinto il referendum. Con il 76,5% di voti contrari, gli elettori hanno bocciato l'iniziativa popolare "Per la protezione di salari equi", promossa dai sindacati e fortemente osteggiata dal governo e dagli imprenditori.

La Svizzera boccia il super salario minimo da 3.250 euro al mese

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Il testo, respinto in tutti i 26 cantoni e semi-cantoni, prevedeva uno stipendio minimo legale a livello nazionale di 22 franchi all'ora (18 euro), per un impiego a tempo pieno di 42 ore settimanali. L'esito della votazione, che mantiene la Svizzera tra i Paesi privi di uno stipendio minimo legale, è una "chiara sconfitta", ha riconosciuto l'Unione sindacale svizzera (Uss).

Durante la campagna in vista del voto, governo, imprenditori e schieramenti di destra avevano messo in guardia gli elettori dal rischio di un autogol per la Svizzera, Paese con un tasso di disoccupazione ai livelli più bassi del mondo (3,5% circa). "Un salario minimo di 22 franchi, molto più alto rispetto a quello di altri Paesi, rischia di provocare la scomparsa dei posti di lavoro il cui salario è inferiore a tale cifra", avevano avvertito, citando il caso di Paesi come la Francia, con uno stipendio minimo di poco più di 9 euro l'ora, o della Germania, 8,5 euro dall'anno prossimo. Di più, le imprese avevano agitato anche la minaccia di delocalizzare.

Per i sindacati e i partiti di sinistra invece, uno stipendio inferiore ai 22 franchi l'ora è indegno per un Paese ricco come la Svizzera. La Confederazione è tra le nazioni più ricche e care del pianeta, con un salario medio nell'economia privata pari a 6.118 franchi lordi, e dove circa il 10% dei lavoratori guadagna meno di 4mila franchi. Essenzialmente in settori quali commercio al dettaglio, ristorazione, agricoltura.

E' la terza volta in poco più di un anno che gli svizzeri sono chiamati a votare sul livello delle remunerazioni, con esiti diversi. Lo scorso novembre avevano respinto (circa il 65%) l'iniziativa "1-12 - Per salari equi", che chiedeva che in ogni azienda il salario più elevato non potesse superare di oltre 12 volte quello più basso. Nel marzo 2013, avevano invece approvato (oltre il 67%)il referendum contro le paghe esorbitanti dei manager.

Soddisfatto per l'esito del voto sul salario minimo, il governo svizzero è stato però sconfitto su altri due temi in votazione. Gli elettori hanno infatti bocciato con il 53,4% di voti contrari la legge sul fondo da 3,1 miliardi di franchi per l'acquisto di 22 aerei da combattimento, gli svedesi Gripen.

Sempre contro il parere del governo, i cittadini hanno invece approvato (63,5%) un'iniziativa detta "anti-pedofili" che prevede di vietare a vita di lavorare a contatto con i bambini alle persone condannate per aver "leso l'integrità sessuale di un fanciullo o di una persona dipendente". Secondo il governo, il testo non rispetta il principio di proporzionalità.

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