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La Francia annulla i tagli alle cattedre in lingua italiana

Lʼannuncio di Jean-Luc Nardone, professore allʼUniversità di Tolosa, che aveva lanciato un appello firmato da migliaia di persone: "Evitata una catastrofe"

La Francia annulla i tagli alle cattedre in lingua italiana - foto 1
-afp

Il governo francese ha annullato i tagli alle cattedre di lingua italiana nelle scuole, una decisione che aveva suscitato non poche polemiche nel nostro Paese.

L'annuncio è di Jean-Luc Nardone, professore all'Università di Tolosa. "L'orizzonte si è schiarito e siamo riusciti a invertire una curva che ci avrebbe condotto alla catastrofe", ha scritto il docente di Letteratura italiana che aveva lanciato un appello firmato da migliaia di persone.

L'iniziativa di Nardone ha fatto sì che il taglio alle cattedre di italiano entrasse fra i temi della giornata del 2 maggio, con l'incontro ad Amboise e Chambord fra Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron, in occasione dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci.

Nardone, presidente della SIES (Società degli italianisti nell'Insegnamento Superiore), ha annunciato che "una lettera ufficiale del ministero conferma, fin da quest'anno, un aumento del 40% dei posti a concorso". Il ministero francese "ha ritenuto giusto e necessario" che l'italiano venga proposto in almeno un istituto pubblico di ogni dipartimento. "In realtà - ha chiarito sempre Nardone - si è di fatto tornati alla situazione precedente all'intenzione di tagliare, che era già di sofferenza. Per i concorsi torniamo alla 'normalità" che già sembrava un livello basso prima del 2017. "Bisogna ancora darsi da fare, in particolare per rovesciare la lettura del ministero su alcuni punti: quanti studenti non hanno espresso il loro desiderio di fare un corso di italiano perché già sapevano che nel loro liceo non veniva insegnato? Quanti altri non hanno mai potuto scegliere l'italiano nel loro percorso di studi? La battaglia da condurre è quella della domanda contro quella dell'offerta".