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Ultimo aggiornamento: 2 anni fa

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Israele: "Smantellata la struttura militare di Hamas nel nord di Gaza" | "Uccisi i capi battaglione del massacro nel kibbutz Be'eri"

Proteste nello Stato ebraico, i manifestanti chiedono le elezioni anticipate. Gli Usa abbattono un drone Houthi sul Mar Rosso. Medici Senza Frontiere evacua il personale dall'ospedale Al-Aqsa

06 Gen 2024 - 23:11

La guerra in Medioriente giunge al giorno 92. L'esercito israeliano annuncia di aver "completato lo smantellamento" delle capacità militari di Hamas nel nord di Gaza e di aver ucciso il comandante del battaglione Nuseirat, Ismail Siraj, e del suo vice, Ahmed Wahaba, responsabili del massacro del 7 ottobre nel kibbutz di Be'eri e in altre comunità di confine. La Striscia di Gaza è allo stremo e, secondo l'Onu, "la carestia è dietro l'angolo". Medici Senza Frontiere evacua il personale dall'ospedale Al-Aqsa. Il segretario di Stato americano Antony Blinken lancia un appello per "evitare escalation tra Israele e Libano".


Durante le perquisizioni a Gaza, i soldati israeliani hanno individuato alcune gabbie che si ritiene siano state costruite da Hamas per tenere gli ostaggi israeliani nella Striscia. Lo riporta l'emittente Khan 11, sottolineando che "ciò è coerente con i risultati sul campo, che indicavano che le gabbie erano utilizzate dai terroristi per tenere ostaggi e anche per spostarli da un posto all'altro all'interno della Striscia. Le stesse gabbie che Hamas usa anche per i suoi detenuti".



Proteste contro il governo sono scoppiate in diverse località di Israele, con i manifestanti che chiedono le elezioni anticipate. Il corteo più grande è sceso in piazza Habina, a Tel Aviv. Agistazioni più piccole, per numero di partecipanti, sono state registrate anche ad Haifa e nella città costiera settentrionale di Cesarea, davanti all'abitazione del premier Benjamin Netanyahu.


L'esercito israeliano ha dichiarato di aver "completato lo smantellamento" delle capacità militari di Hamas nel nord di Gaza. "Continueremo ad approfondire i risultati, a rafforzare la barriera e le difese al confine", ha dichiarato il portavoce militare. Nonostante la sconfitta di Hamas nel nord della Striscia, è tuttavia probabile che da quelle aree verranno ancora effettuati sporadici lanci di razzi verso Israele.


Medici Senza Frontiere è stata costretta a evacuare il suo personale e le loro famiglie dall'area dell'ospedale Al-Aqsa, dopo giorni di combattimenti nella zona centrale di Gaza e in seguito all'ordine di evacuazione diffuso dalle forze israeliane in tarda mattinata con volantini nei quartieri limitrofi. "Con un grosso peso sul cuore siamo costretti a evacuare mentre i pazienti, il personale ospedaliero e molte persone in cerca di un posto sicuro rimangono nei locali dell'ospedale", ha dichiarato Carolina Lopez, coordinatrice dell'emergenza di Msf.


Le Forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno annunciato che il comandante del battaglione Nuseirat di Hamas, Ismail Siraj, e il suo vice, Ahmed Wahaba, sono stati uccisi in un attacco aereo stasera nella Striscia di Gaza. Il battaglione Nuseirat è responsabile del massacro nel Kibbutz Be'eri e in altre comunità di confine del 7 ottobre, scrive il Times of Israel.


"Vogliamo evitare che si allarghi il conflitto" e "stiamo facendo in modo che non ci sia un'escalation tra Israele e il Libano". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken, sottolineando che "stiamo esaminando le vie diplomatiche per cercare di dissipare queste tensioni". Il segretario americano, che ha incontrato Erdogan in Turchia e il premier greco Mitsotakis in Grecia, ha poi ricordato che "parleremo con tutte le parti possibili, come facciamo dall'inizio" della crisi.


Il Comando centrale americano (Centcom), con un post su X, ha annunciato l'abbattimento di "un veicolo aereo senza pilota lanciato dalle aree dello Yemen controllate dagli Houthi, sostenuti dall'Iran". L'abbattimento, ha precisato Centcom, "è stato abbattuto per legittima difesa dalla Uss Laboon nelle acque internazionali del Mar Rosso meridionale in prossimità di numerose navi commerciali. Non sono state segnalate vittime o danni".


"L'Iran e i suoi affiliati" devono fermare "atti destabilizzanti" che potrebbero innescare un conflitto più ampio in Medioriente nel contesto della guerra a Gaza. Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Catherine Colonna all'omologo iraniano Hossein Amir-Abdollahian nel corso di una telefonata. "Gli ho trasmesso un messaggio molto chiaro: il rischio di una conflagrazione regionale non è mai stato così grande; l'Iran e i suoi affiliati devono cessare immediatamente le loro azioni
destabilizzanti. Nessuno trarrebbe vantaggio da un'escalation", ha scritto su X Colonna.


Durante l'incontro con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, "ha sottolineato la necessità di prevenire l'espansione del conflitto e di lavorare per una pace più ampia e duratura che garantisca la sicurezza di Israele e faccia avanzare la creazione di uno Stato palestinese". Lo scrive in una nota il dipartimento di Stato americano. Erdogan, riferiscono funzionari turchi, da parte sua è stato critico nei confronti di Israele e del suo primo ministro, Benjamin Netanyahu, per la prosecuzione della guerra e l'impatto che questa ha avuto sui civili palestinesi. Blinken ha anche sottolineato l'importanza che gli Stati Uniti attribuiscono alla ratifica, da parte di Ankara, dell'adesione della Svezia alla Nato.


A Istanbul è in corso l'incontro fra il capo della diplomazia americana, Antony Blinken, e il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Al centro dei colloqui, secondo fonti diplomatiche americane, la guerra a Gaza e l'ingresso della Svezia nella Nato ancora bloccato dalla Turchia.


Hezbollah ha rivendicato il lancio di razzi nel nord di Israele questa mattina come "risposta iniziale" all'uccisione del leader di Hamas Saleh al-Arouri. Lo riferosce Haaretz citando un comunicato di Hezbollah secondo cui i razzi lanciati sono 62.


Almeno 15 palestinesi sono morti e diversi altri sono rimasti feriti a seguito di un bombardamento effettuato stanotte da aerei da guerra israeliani a Deir al-Balah nel centro della Striscia di Gaza e a Khan Yunis nel sud, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa.


Le Forze israeliane hanno reso noto di aver effettuato un attacco aereo contro un centro di comando Hezbollah nel villaggio di Blida, nel sud del Libano, in risposta agli attacchi al confine. Carri armati e artiglieria hanno bombardato una serie di aree lungo il confine, apparentemente per sventare attacchi di Hezbollah.


Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, afferma che il tempo per gli sforzi diplomatici volti a porre fine alle tensioni tra Israele e Hezbollah sta per scadere. "Preferiamo il percorso di una soluzione diplomatica concordata, ma ci stiamo avvicinando al punto in cui la clessidra cambierà".




La Striscia di Gaza sta affrontando un'insicurezza alimentare senza precedenti e "la carestia è dietro l'angolo". Lo ha detto il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari e le emergenze, Martin Griffiths. "Ormai è un luogo di morte e disperazione: la speranza non è mai stata così labile". Il bilancio dei morti ha raggiunto le decine di migliaia e le infrastrutture mediche e ospedaliere sono sotto attacco.


"Non rimarremo in silenzio" dopo l'attacco israeliano nella periferia sud di Beirut e "risponderemo al nemico": lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso trasmesso in diretta tv da una località segreta. "Sarebbe più pericoloso rimanere in silenzio che affrontare le ripercussioni di una nostra risposta", ha aggiunto Nasrallah. "Sarà il terreno di battaglia a parlare. E il terreno di battaglia non può aspettare", ha detto il leader libanese alleato di Hamas e Iran.