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Ultimo aggiornamento: 7 mesi fa
Speciale Il conflitto in Medioriente

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Israele, procuratore generale chiede di "reclutare immediatamente 3mila ortodossi" | Il Canada ai suoi cittadini: "Lasciare il Libano"

La Corte Suprema ha stabilito che non ci siano più esenzioni per la leva dei giovani religiosi ebraici. Ottawa preoccupata per il conflitto tra Tel Aviv ed Hezbollah

di Redazione online
25 Giu 2024 - 17:43

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 263. La Corte Suprema israeliana ha stabilito che non ci siano più esenzioni per la leva militare degli ebrei ortodossi. Per questo il procuratore generale Gali Beharav-Miara ha ordinato al ministero della Difesa di reclutare immediatamente 3mila giovani religiosi nell'Idf "alla luce delle attuali esigenze dell'esercito". Il Canada invita i suoi cittadini a lasciare il Libano "finché possono", affermando che la situazione nel Paese sta diventando sempre più instabile e imprevedibile a causa del conflitto tra Israele ed Hezbollah, sostenuto dall'Iran. L'Unrwa intanto denuncia: "A Gaza dieci bambini al giorno perdono uno o entrambi gli arti". 

Bombe su Rafah e sfollati in fuga nel sud della Striscia

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"Israele si illude se pensa che colpire i miei parenti possa cambiare la mia posizione". Lo ha detto su Telegram il leader di Hamas Ismail Haniyeh riferendosi all'uccisione a Gaza da parte di Israele di dieci suoi parenti, compresa la sorella. 


"Stiamo lavorando intensamente per raggiungere un accordo ma dobbiamo anche essere pronti ad ogni scenario possibile". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant nel colloquio a Washington con il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin a proposito del rischio di un nuovo conflitto tra Israele ed Hezbollah e le conseguenze per tutto il Medioriente.


Il segretario alla Difesa americana, Lloyd Austin, ha messo in guardia sulle "conseguenze disastrose" che un nuovo conflitto tra Israele ed Hezbollah in Libano avrebbe. "Un'altra guerra tra Israele ed Hezbollah potrebbe facilmente diventare una guerra regionale, con conseguenze disastrose per il Medioriente", ha dichiarato il capo del Pentagono, ricevendo il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e sottolineando l'urgenza di una "soluzione diplomatica". 


Il procuratore generale di Israele, Gali Beharav-Miara, ha ordinato al ministero della Difesa di reclutare immediatamente 3.000 giovani ortodossi nell'Idf. Lo hanno riferito i media. La mossa è arrivata dopo la decisione della Corte Suprema che ha stabilito che non ci siano più esenzioni per la leva dei giovani religiosi. Il procuratore ha poi sollecitato la presentazione di un piano di leva con misure per aumentare il numero di 3.000 reclute, alla luce delle attuali esigenze dell'esercito e per promuovere l'uguaglianza nel servizio. 


Il Canada invita i suoi cittadini a lasciare il Libano "finché possono", affermando che la situazione della sicurezza nel Paese sta diventando sempre più instabile e imprevedibile a causa del conflitto tra Israele e Hezbollah, sostenuto dall'Iran. "Il mio messaggio ai canadesi è stato chiaro fin dall'inizio della crisi in Medioriente: non è il momento di recarsi in Libano. E per i canadesi attualmente in Libano, è ora di partire, finché i voli commerciali restano disponibili", ha detto in una nota il ministro degli Esteri Melanie Joly. 


A Gaza in media dieci bambini al giorno perdono una o entrambe le gambe a causa della guerra che imperversa nel territorio assediato, ha dichiarato il capo dell'Unrwa, l'agenzia Onu che sostiene i rifugiati palestinesi. "Fondamentalmente abbiamo ogni giorno 10 bambini che perdono in media una o due gambe", ha detto Philippe Lazzarini ai giornalisti a Ginevra, citando i dati dell'agenzia Onu per l'infanzia Unicef. Questi numeri non includono i bambini che hanno perso mani o braccia


Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 37.658 persone sono state uccise durante gli oltre otto mesi di conflitto tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende almeno 32 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che 86.237 persone sono rimaste ferite nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. 


Il piano di Israele per il  dopo Hamas comincerà a essere attuato nel nord di Gaza a giorni. Lo ha detto il Consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi. Il piano dell'esercito, ha spiegato Hanegbi, è stato "affinato" nelle ultime settimane e a breve se ne vedrà "l'espressione pratica". "Non dobbiamo aspettare che Hamas scompaia - ha sottolineato - perché è un processo lungo. Non possiamo sbarazzarci di Hamas come idea, abbiamo bisogno di un'idea alternativa". Che significa "un governo basato sulla gente del posto disposta a vivere al fianco di Israele. Devono essere sostenuti dagli stati arabi moderati". 


La Corte Suprema di Israele ha deciso all'unanimità che non esiste più alcun quadro giuridico che consenta al governo di "concedere esenzioni totali dal servizio militare agli studenti ortodossi delle scuole religiose". Secondo la Corte - citata dai media - il governo non può continuare a dare istruzioni all'esercito e al ministero della Difesa di non provvedere a tali disposizioni.


Delle almeno 13 persone uccise in un attacco dell'esercito israeliano nel campo profughi di al-Shati a Gaza City, 10 erano parenti del leader di Hamas Ismail Haniyeh, tra cui la sorella. Lo afferma l'agenzia di difesa civile di Gaza, come riporta Haaretz. Hamas sostiene che Zaher non svolgerva un ruolo nell'organizzazione del movimento di resistenza palestinese.


Gli Usa hanno avvertito gli Hezbollah di non essere in grado di fermare un attacco israeliano in Libano. Lo riportano sia Politico sia Axios secondo cui l'inviato speciale per il Medio Oriente Amos Hochstein ha tramesso, nel suo ultimo viaggio in Libano, un messaggio chiaro ai miliziani sciiti, alleati dell'Iran, da parte del presidente Biden.


Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha incontrato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, sottolineando "l'importanza di evitare un'ulteriore escalation del conflitto" con il Libano e "di raggiungere una soluzione diplomatica che consenta sia alle famiglie israeliane che a quelle libanesi di tornare alle loro case".


Gli Stati Uniti "si oppongono all'idea di un controllo militare israeliano della vita dei civili palestinesi a Gaza" dopo la guerra. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano, a proposito delle dichiarazioni del premier israeliano Netanyahu.


"Antony Blinken ha sottolineato al ministro della Difesa israeliano che Israele deve proporre un robusto piano per il dopo guerra a Gaza". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano in un briefing con la stampa a proposito dell'incontro a Washington tra il segretario di Stato americano e Yoav Gallant.