TEMPO REALE
Abu Mazen a Blinken: "Usa riconoscano la Palestina" | Netanyahu: "La guerra finirà con la distruzione di Hamas"
Proposto ai mediatori un piano di cessate il fuoco in 3 fasi. Israele pronto ad attaccare Rafah se fallisce la trattativa. Hamas chiede la liberazione di 1.500 palestinesi più tutti i minori e gli anziani. Usa: "Ucciso comandante filo-Iran in attacco in Iraq"
Fotogallery - Israele, trovato il tunnel di Hamas dove erano tenuti alcuni ostaggi
La guerra in Medioriente giunge al giorno 124.
In risposta ai mediatori del Qatar e dell'Egitto, Hamas ha proposto un piano di cessate il fuoco in tre fasi che prevederebbe lo scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi, la restituzione di corpi o resti delle persone uccise, la ricostruzione di Gaza, il ritiro completo delle forze israeliane dall'enclave. In particolare, si chiede la liberazione di 1.500 detenuti, oltre a tutti i minori e gli anziani. Il totale passerebbe così a un numero compreso tra 3mila e 5mila palestinesi. La replica di Israele non si è fatta attendere: "Richieste inaccettabili. E se i negoziati falliscono, siamo pronti ad attaccare le postazioni di Hamas a Rafah". Abu Mazen a Blinken: "Gli Stati Uniti riconoscano la Palestina". Netanyahu ribadisce: "La guerra finirà solo con la distruzione di Hamas". Usa: "Ucciso comandante filo-Iran in attacco in Iraq".
-
07 feb Usa: "Ucciso comandante filo-Iran in attacco in Iraq"
Un attacco aereo americano in Iraq ha ucciso un comandante dei Kataib Hezbollah, gruppo armato filo-iraniano coinvolto in attacchi contro le truppe di Washington. Lo hanno rivendicato le forze armate statunitensi.
-
07 feb Meloni sente Al Sisi: proseguano sforzi umanitari, liberare ostaggi
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un nuovo contatto telefonico con il Presidente egiziano Al Sisi focalizzato sui seguiti del Vertice Italia-Africa, a partire dall'attuazione dei progetti del Piano Mattei per l`Africa, che ha nell`Egitto uno dei Paesi pilota. La conversazione telefonica, ha anche affrontato l'attuale situazione in Medioriente e la liberazione degli ostaggi.
-
07 feb Blinken a Netanyahu: "Non infiammare tensioni"
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken afferma di aver messo in guardia il premier israeliano Benyamin Netanyahu da azioni che "infiammano le tensioni". Blinken invita Israele a considerare i civili "prima di tutto" in qualsiasi operazione a Rafah, l'area a sud della Striscia dove Netanyahu ha annunciato che andrà l'esercito israeliano.
-
07 feb Hamas: parole Netanyahu indicano che l'obiettivo è genocidio
La continuazione della guerra a Gaza da parte del premier israeliano Benyamin Netanyahu dimostra che il suo obiettivo è il "genocidio". Ad affermarlo è un funzionario di Hamas.
-
07 feb Iraq, media: "Tre morti nell'attacco di droni a Baghdad"
Al Jazeera afferma che una serie di esplosioni hanno avuto luogo in tutta Baghdad, e fonti della sicurezza affermano che un attacco di droni ha preso di mira un'auto e ha ucciso tre persone.
-
07 feb Hamas: "Netanyahu spaccone, vuole continuare la guerra"
Un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha affermato che le affermazioni del premier israeliano Netanyahu dimostrano "una forma di spacconaggine politica, che indica la sua intenzione di portare avanti il conflitto nella regione". Hamas è "pronto ad affrontare tutte le opzioni", ha aggiunto Abu Zuhri, come riporta il Guardian.
-
07 feb Netanyahu: "La guerra finirà solo con la distruzione di Hamas"
"Siamo quasi vicini alla vittoria, che è la distruzione totale di Hamas. Se ci arrendiamo ad Hamas non solo non arriveremo al rilascio degli ostaggi, ma a un secondo massacro. Il giorno dopo la guerra, sarà il giorno dopo Hamas. A Blinken ho detto che dobbiamo smilitarizzare completamente Gaza". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
-
07 feb Abu Mazen a Blinken: "Usa riconoscano la Palestina"
E' importante "il riconoscimento Usa dello Stato palestinese e della sua piena adesione all'Onu attraverso una decisione del suo Consiglio di sicurezza". Lo ha detto il presidente Abu Mazen incontrando a Ramallah, in Cisgiordania, il segretario di Stato Usa Antony Blinken, al quale ha ribadito che Israele deve "fermare subito la sua aggressione a Gaza". Abu Mazen ha quindi ribadito - secondo l'agenzia Wafa - la necessità di una Conferenza internazionale di pace, sottolineando che "la pace e la sicurezza si ottengono attraverso l'attuazione dei 2 Stati" con uno palestinese con Cisgiordania, Gerusalemme Est e Gaza.
-
07 feb L'Ungheria contro ipotesi sanzioni Ue a coloni israeliani
Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto si è espresso contro le sanzioni Ue ai coloni israeliani, affermando che "ciò potrebbe esacerbare le tensioni e prolungare gli sforzi antiterrorismo". Lo rende noto via X Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese, Viktor Orban. Il ministro ha bollato l'idea - di cui si discute in questi giorni a Bruxelles - di mettere in campo misure restrittive come "inappropriate" criticando "il dibattito molto acceso dell'Ue sulle sanzioni, che sottolinea un forte sentimento anti-israeliano in Europa e negli Stati Uniti, insieme ai crescenti episodi di antisemitismo".
-
07 feb Trattative per ostaggi: il Mossad ha ricevuto aggiornamenti e li sta valutando
"Abbiamo ricevuto un aggiornamento, abbiamo avuto un avviso dai mediatori del Qatar. Li stiamo controllando. Il Mossad sta esaminando attentamente ciò che ci è stato presentato". Lo ha detto il portavoce del governo israeliano Avi Hyman sulle trattative in corso sull'accordo per gli ostaggi.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali