Incendi in Oregon, 500mila evacuati: Trump vara lo stato di emergenza
La costa ovest degli Stati Uniti alle prese con le fiamme. Un rogo nel nord della California ha causato almeno 10 vittime
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Non si fermano gli incendi che stanno devastando il nord-ovest dell'Oregon, dove sono state evacuate 500mila persone. Il presidente Trump ha firmato la dichiarazione di emergenza. Le fiamme sono arrivate molto vicino alla città di Molalla, a circa 50 chilometri da Portland, innescando un ordine di evacuazione obbligatorio per la locale comunità.
L'evacuazione ha coinvolto più del 10% dei 4,2 milioni di abitanti dello Stato, secondo quanto riferito dall'Ufficio per la gestione dell'emergenze dell'Oregon. Tra i centri più colpiti c'è la cittadina di Phoenix vicino al confine di stato della California lungo l'Interstate 5, dove gli abitanti hanno visto la loro comunità quasi totalmente distrutta.
I funzionari dell'Oregon non hanno rilasciato un conteggio esatto delle vittime a causa degli incendi, ma nello Stato sono stati segnalati almeno quattro morti, mentre una persona è rimasta uccisa tra le fiamme a Washington. Secondo le informazioni, giovedì si sono verificati 37 incendi simultanei, un numero shock per l'ufficio di gestione dell'emergenza. La governatrice Kate Brown ha fatto sapere che sono andati a fuoco più di 900mila acri (364mila ettari) negli ultimi tre giorni: si tratta di un'area più vasta delle dimensioni del Rhode Island e quasi il doppio del territorio che viene distrutto dai roghi solitamente in un anno.
Incendi hanno coinvolto anche il nord della California. Un rogo ha distrutto il villaggio pedemontano causando la morte di almeno 10 persone. I soccorritori stanno cercando resti umani mentre si fanno strada in aree devastate, coadiuvati anche da un team di antropologi della Chico State University.
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