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Il Qatar abbandona l'Opec da gennaio: "Ci concentriamo sul gas"

Al di là delle motivazioni formali, alla base della scelta ci sarebbero le tensioni geopolitiche tra Doha e i paesi arabi confinanti

Il Qatar abbandona l'Opec da gennaio:
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Dal primo gennaio 2019 il Qatar uscirà dall'Opec.

La decisione di ritirarsi dall'organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio è stata annunciata dal ministro dell'Energia Saad Sherida Al-Kaabi e si spiegherebbe con motivazioni “tecniche”: Doha, primo produttore mondiale di GPL, vorrebbe concentrarsi strategicamente sul settore del gas naturale.

L'organizzazione L'Opec è nata nel 1960 come cartello economico per controllare le fluttuazioni del prezzo del greggio, regolandone la produzione. I Paesi membri gestiscono circa la metà del petrolio mondiale. Il Qatar è l'undicesimo Paese, con una produzione di 610 mila barili al giorno nello scorso mese di ottobre, pari a meno del 2% della quota Opec. Dal 2019 Doha non avrà più vincoli: potrebbe decidere di andare contro gli accordi presi di volta in volta dall'organizzazione e minare gli equilibri del mercato.

Motivazioni geopolitiche Ufficialmente il Qatar ha spiegato di volersi concentrare sul gas naturale liquefatto, di cui è il maggior fornitore con quasi il 30% della produzione mondiale. Non vanno dimenticate, però, le tensioni con l'Arabia Saudita, che domina l'Opec sin dalla sua nascita: dal giugno 2017 i sauditi, insieme a Emirati Arabi, Egitto e Bahrein, hanno chiuso i rapporti diplomatici e commerciali con il Qatar, accusandolo di favorire diversi gruppi terroristici e di essere troppo vicino all'Iran (principale nemico dell'Arabia Saudita nonché Paese a maggioranza sciita con gli altri tutti sunniti).