FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Huawei ricorre alla giustizia Usa: "Divieti incostituzionali" | E avverte: "Reagiremo ai vostri attacchi"

Il colosso cinese attacca la normativa statunitense che prevede il divieto di apparecchiature Huawei per le agenzie e i contractor federali. E fa riferimento alle terre rare, minerali essenziali per lʼhi-tech

Huawei ricorre alla giustizia Usa:
ansa

Huawei affila le armi e si prepara a chiedere alla giustizia americana di dichiarare incostituzionale il divieto imposto alle sue apparecchiature.

Il riferimento è alla normativa approvata che prevede il divieto di apparecchiature Huawei per le agenzie e i contractor federali. Una mossa che Huawei ritiene sia una prima mossa per cacciarla dal mercato statunitense. Intanto la Cina lancia un esplicito avvertimento agli Stati Uniti: "Non sottovalutatevi, reagiremo".

"Il governo degli Stati Uniti non ha fornito alcuna prova che Huawei costituisca una minaccia per la sicurezza, solo supposizioni", ha detto il legale della compagnia, Song Liuping.

La questione delle terre rare - "Consigliamo agli Stati Uniti di non sottovalutare la capacità della parte cinese di tutelare i suoi diritti e i suoi interessi allo sviluppo. Non dite poi che non vi abbiamo avvisati", recita un commento del Quotidiano del Popolo, voce del Partito comunista cinese. Il giornale avanza l'ipotesi "terre rare", i minerali essenziali per la produzione di beni hi-tech e di cui la Cina è leader mondiale, come strumento di ritorsione.

L'annuncio del ricorso alla giustizia Usa è arrivato in un momento in cui "il gruppo cinese, indiscusso leader mondiale" del 5G è stato preso di mira da una nuova ondata di attacchi da parte di da Washington. Nel bel mezzo della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, solo pochi giorni fa, l'amministrazione Trump ha infatti inserito Huawei in un elenco di società sospette, un'iniziativa che proibisce alle compagnie americane di vendere attrezzature tecnologiche al colosso di Shenzhen.

"Danneggiati miliardi di consumatori" - La decisione degli Stati Uniti "crea un precedente pericoloso" che danneggerà "miliardi di consumatori", ha affermato il capo dell'ufficio legale dell'azienda cinese, Song Liuping, secondo il quale il bando commerciale statunitense provocherà "danni diretti" anche a oltre 1.200 aziende americane, con conseguenze su decine di migliaia di posti di lavoro. "I politici americani stanno usando la forza di un'intera nazione contro una società privata", ha aggiunto Liuping.