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La calma sembra prevalere a Hong Kong dopo i turbolenti giorni delle proteste di studenti e attivisti contro la legge sulle estradizioni in Cina, vista come ulteriore limitazione dell'autonomia dell'ex colonia. Parlamento e uffici governativi sono chiusi e resta ancora da capire se la norma duramente contestata, come dimostrato dagli scontri tra polizia e manifestanti di mercoledì, approderà in aula per la sua seconda lettura.