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Siria, i curdi siglano un accordo con Assad per fermare l'avanzata turca | Preoccupa la fuga di miliziani Isis

LʼOnu mette in guardia dalla possibilità che si vada incontro a una nuova tragedia umanitaria: ci sono già 130mila sfollati. Trump ritira i soldati da Kobane: non possiamo affrontare unʼaltra battaglia

Siria, i curdi siglano un accordo con Assad per fermare l'avanzata turca | Preoccupa la fuga di miliziani Isis - foto 1
-afp

Mentre i militari turchi avanzano sul confine siriano conquistando nuovo territorio ai curdi, Assad ha deciso di dispiegare le sue forze sul campo con i ribelli dell'Ypg per respingere l'offensiva di Erdogan.

L'accordo tra Damasco e i curdi è frutto dell'intermediazione della Russia, intervenuta dopo il ritiro ufficiale delle truppe americane da Kobane. Intanto l'Onu lancia un allarme: "Ci sono già 130mila sfollati". Mentre il rischio di fuga di miliziani Isis dai campi di prigionia è sempre più alto.

Ad annunciare l'intesa tra Assad e i curdi è stato l'Osservatorio siriano per i diritti umanitari su Twitter. I soldati siriani si stanzieranno a Kobane e a Manbij per opporsi all'offensiva turca.

 

Il governo lavora su moratoria Ue per armi a Turchia - "Il Governo italiano è al lavoro affinché l'opzione della moratoria nella vendita di armi alla Turchia sia deliberata in sede europea quanto prima possibile" E' quanto annunciato da Palazzo Chigi in una nota diffusa dalla presidenza del Consiglio.

 

Almeno 26 civili sono stati uccisi - Almeno 26 civili sono stati uccisi domenica nel nord della Siria dai bombardamenti, raid e spari delle forze turche. 

 

Sfollati abbandonati - Nel campo di Ayn Issa, tra Raqqa e il confine turco, ci sono invece circa 10mila sfollati siriani, tra cui familiari di jihadisti dell'Isis, esposti all'avanzata militare turca e delle milizie cooptate da Ankara. Lo ha riferito l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, che ha affermato che la polizia curdo-siriana, nota come Asayesh, ha abbandonato il compito di mantenere la sicurezza attorno al campo profughi lasciando di fatto gli sfollati al loro destino.

 

Francia: "Preoccupa la fuga di centinaia di familiari e affiliati Isis" - La Francia si dice "preoccupata" dalle notizie rilanciate dalle autorità curde sulla fuga di centinaia di familiari e affiliati dell'Isis da un campo nel nord est della Siria. "Naturalmente siamo preoccupati di quello che potrebbe succedere, perciò vogliamo che la Turchia fermi il prima possibile le operazioni che ha iniziato", ha detto la portavoce del governo francese Sibeth Ndiaye.

 

Media: "Soldati Usa via da Kobane dopo raid turchi" -  Soldati americani presenti nel nord-est della Siria si sono ritirati dalla loro base vicino alla cittadina di Ayn Arab/Kobane, lungo la frontiera turco-siriana, a seguito di intensi bombardamenti di artiglieria turchi. Lo riferiscono media, ma le informazioni non possono essere verificate in maniera indipendente sul terreno.

 

Trump: "Via mille soldati, è mossa intelligente" - Gli Stati Uniti si stanno preparando a evacuare circa 1.000 soldati da tutto il nord della Siria nei tempi più rapidi possibili: lo ha detto in un'intervista televisiva il segretario alla difesa americano, Mark Esper. L'ordine di Trump arriva una settimana dopo il riposizionamento di alcune decine di soldati Usa che operavano insieme alle milizie curde nelle lotta all'Isis. Per l'inquilino della Casa Bianca il ritiro "è stata una mossa intelligente, non possiamo essere coinvolti in un'intensa battaglia lungo il confine con la Turchia".

 

Merkel chiama Erdogan: "Ferma subito l'attacco" - La cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto al presidente Recep Tayyip Erdogan di fermare l'offensiva nel nord-est della Siria. Lo riferisce l'agenzia Dpa citando una portavoce governativa. La cancelliera si è pronunciata per "un'immediata fine dell'operazione militare", ha
detto la portavoce. L'agenzia aggiunge che a prescindere dai giustificati interessi della Turchia, l'azione rischia di destabilizzare la regione e rafforzare l'Isis.

 

Raid turchi su un convoglio: uccisi due reporter - I raid turchi sulla città siriana di Ras al-Ain hanno colpito un convoglio sul quale viaggiavano giornalisti stranieri. Lo hanno riferito i media locali, sottolineando che due reporter e una decina di civili sono morti. Nelle stesse ore la Turchia ha fatto sapere di aver preso il controllo della M4, l'autostrada strategica nel nord est della Siria nei pressi della quale sei civili siriani sono stati uccisi a sangue freddo da miliziani filo-turchi.

 

Sequestrati 4 soccorritori nel nord-est - Quattro soccorritori umanitari siriani sono stati sequestrati nel nord-est della Siria da milizie arabo-siriane cooptate dalla Turchia nel corso dell'offensiva turca nell'area a est dell'Eufrate. Lo ha riferito la Mezzaluna rossa curdo-siriana, aggiungendo che i quattro rapiti sono membri della stessa organizzazione medica curda. Il sequestro è avvenuto nella zona di Tall Abyad, al confine tra Turchia e Siria. 

 

Uccisa un'attivista per i diritti della donneC'è anche una attivista per i diritti delle donne tra i nove civili trucidati a sangue freddo dai miliziani filo-turchi nel nord-est della Siria. Lo hanno riferito le forze curde. 

 

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Ansa

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