Via oltre 170 attivisti

Israele, Greta Thunberg andrà ad Atene | Accuse a Israele per aver maltrattato l'attivista svedese

Numerosi membri della Flotilla una volta rientrati a casa hanno denunciato abusi da parte dei militari israeliani

06 Ott 2025 - 13:23
 © Ansa

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Greta Thunberg partirà nelle prossime ore da Israele a bordo di un aereo diretto ad Atene, messo a disposizione dal governo greco. La giovane attivista svedese, 22 anni, ha partecipato alla missione della Global Sumud Flotilla, iniziativa che ha coinvolto centinaia di attivisti con l'obiettivo di attirare l’attenzione internazionale sulla situazione a Gaza. Il volo decollerà dall’aeroporto Ramon, situato nel sud del Paese, come riportato dal portale israeliano Ynet. Nel frattempo, il Servizio penitenziario israeliano (Ips) ha informato il team legale internazionale che assiste i partecipanti della Flotilla, incluso il gruppo Adalah, dell’intenzione di espellere ulteriori attivisti nelle prossime ore. Si tratta di circa 170 persone, delle quali non sono stati forniti né i nomi né le nazionalità, né le destinazioni finali.
Secondo quanto riferito dagli avvocati, queste nuove espulsioni seguono quelle avvenute nelle giornate precedenti, che hanno coinvolto un numero analogo di partecipanti. La maggior parte degli attivisti è stata trasferita a Istanbul, mentre altri sono stati rimpatriati in Italia e Spagna.

Denunce di abusi da parte degli attivisti

 Al loro rientro nei rispettivi Paesi, diversi attivisti hanno denunciato pubblicamente di aver subito trattamenti degradanti e violenti durante la detenzione. Lotfi Hajji, giornalista tunisino e corrispondente di Al Jazeera, ha dichiarato: "Ciò che abbiamo sopportato durante 72 ore di persecuzione israeliana non è nulla in confronto a ciò che sopporta la popolazione di Gaza". Il cameraman Anis Abbasi ha riferito che il ministro israeliano della Sicurezza, Itamar Ben-Gvir, avrebbe fatto visita agli attivisti sul molo, rivolgendogli minacce e definendoli "terroristi". Dopo aver gridato "Palestina libera", il trattamento da parte delle autorità si sarebbe fatto ancora più duro.
Anche alcuni attivisti spagnoli rientrati a Madrid hanno parlato apertamente di umiliazioni. Rafael Borrego ha raccontato che "ci ridevano in faccia e ci trattavano come se fossimo meno che esseri umani". E ha aggiunto: "Ci hanno picchiato, bendato, legato mani e piedi, messi in gabbia e insultati".

Greta Thunberg al centro della controversia

 Accuse ancora più gravi riguardano Greta Thunberg. Secondo il giornalista turco Ersin Celik, la giovane sarebbe stata "trascinata per i capelli", "picchiata" e addirittura "costretta a baciare la bandiera israeliana". Il Guardian ha inoltre riportato che la cella assegnata a Thunberg era infestata da insetti e che le sarebbero stati negati cibo e acqua a sufficienza.
Il governo israeliano ha però smentito categoricamente queste ricostruzioni. Il ministero degli Esteri ha definito le accuse "menzogne palesi", mentre l’ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled, ha dichiarato in un’intervista a Il Giornale che "non c’è nessuna evidenza di maltrattamenti. Sono stati trattati secondo le leggi e visitati dalle rispettive ambasciate. Chi ha accettato il rimpatrio è stato rilasciato entro due giorni".
Peled ha aggiunto che "è ancora detenuto chi ha scelto di restare in Israele. Evidentemente il trattamento è ben diverso da quello descritto". Secondo il diplomatico, Thunberg sarebbe "strumentalizzata da Hamas" e parte di una narrativa costruita ad arte.