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Germania, bomba vicino a concerto: morto attentatore, era rifugiato

Lʼuomo stava per essere espulso in Bulgaria, lʼultimo ordine di estradizione risale al 13 luglio. Quindici i feriti, 4 gravi. Il ministro dellʼInterno: "Non escluso terrorismo né personalità labile"

E' di un morto e 15 feriti, di cui 4 gravi, il bilancio di un attentato compiuto ad Ansbach, in Germania.

La vittima è l'attentatore, un rifugiato siriano con problemi psichici a cui non era stato concesso l'asilo. Si chiamerebbe Mohammed Delel e, secondo le autorità, stava per essere estradato in Bulgaria. Il 27enne voleva far esplodere l'ordigno nei pressi di un concerto ma lo scoppio è avvenuto in un luogo vicino. L'Isis rivendica l'attentato.


"Non escluso terrorismo né personalità labile" - "Le indagini sono allo stadio iniziale. Al momento non è da escludere né un legame con il terrorismo internazionale dell'Isis, né una particolare labilità della personalità dell'attentatore", ha detto il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maizière. Secondo il quotidiano berlinese Tagesspiegel, per gli investigatori non è ancora chiaro se il rifugiato volesse farsi esplodere o innescare l'esplosivo con un dispositivo a distanza, forse collegato un telefono cellulare che aveva.

L'attentatore - La richiesta di asilo presentata più volte dall'uomo era stata sempre respinta. L'ultima volta circa un anno fa. Da allora il 27enne aveva vissuto comunque in Germania anche se era stata già disposto il suo trasferimento forzato in Bulgaria. L'ultimo ordine di estradizione era arrivato il 13 luglio. La prima notifica risale invece al 22 dicembre 2014.

Già ricoverato in ospedale psichiatrico - L'uomo aveva in passato tentato più volte il suicidio. Era anche stato ricoverato in un ospedale psichiatrico. Emerge poi come fosse finito più volte nel mirino della polizia anche per reati legati alla droga.

La bomba - L'ordigno esploso era contenuto in uno zainetto: lo riferisce la Bbc, secondo cui la polizia tedesca non ha arrestato nessuno. Secondo Herrmann, l'attentatore intendeva colpire per "fermare" il vicino festival musicale a cui partecipavano 2.500 persone. Tuttavia l'uomo, che è morto, non è riuscito a fare esplodere il suo ordigno dove voleva: il kamikaze aveva infatti provato a entrare nell'area in cui si svolgeva il concerto, ma era stato bloccato dagli addetti alla sicurezza perché sprovvisto di biglietto.

Le indagini - La polizia ha intanto costituito una commissione speciale con oltre 30 investigatori che guiderà le indagini sull'attentato. Lo ha reso noto il presidio della Franconia centrale. Le indagini sono partite dalla raccolta di elementi probanti sul luogo dell'esplosione e da una perquisizione nel luogo dove abitava il profugo siriano. La polizia ha chiesto ai cittadini presenti al concerto di inviare foto e filmati registrati durante la serata.

La rivendicazione Isis - L'Isis ha rivendicato l'attentato. Lo ha reso noto Amaq, l'agenzia di stampa vicina allo Stato Islamico, precisando che l'attentatore "è un soldato del Califfato che ha condotto l'operazione rispondendo alle richieste jihadiste di colpire i Paesi che partecipano alla coalizione contro l'Isis". La conferma arriva anche da un video trovato dalle autorità nel cellulare dell'uomo, in cui giura fedeltà al califfo al Baghdadi.

La minaccia: "Non dormirete sonni tranquilli" - Nel filmato anche una minaccia ai tedeschi che, dice il siriano, "non potranno più dormire sonni tranquilli". Nello stesso video il terrorista aveva minacciato un attacco nel nome di Allah.

Il momento no della Germania - La Germania non riesce dunque a svegliarsi da un incubo iniziato venerdì sera a Monaco di Baviera e proseguito anche nel pomeriggio di domenica dove un uomo, pare per ragioni passionali, ha ucciso una donna incinta con un machete.