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Gb, Johnson ottiene un sì (inutile) alla legge su Brexit ma poi viene sgambettato sull'iter accelerato: governo a rischio

Lʼuscita dallʼUnione Europea non avverrà entro ottobre. Il premier ha sospeso la legge in attesa di capire se Bruxelles accetterà un nuovo rinvio. Tusk: "Ue accetti richiesta di proroga Gb". La Francia dice "solo pochi giorni"

Gb, Johnson ottiene un sì (inutile) alla legge su Brexit ma poi viene sgambettato sull'iter accelerato: governo a rischio - foto 1
Ansa

La Camera dei Comuni britannica ha approvato il primo passaggio del Withdrawal Agreement Bill, il pacchetto di leggi attuative della Brexit presentato da Boris Johnson.

Ma pochi minuti dopo lo stesso parlamento ha bocciato l'iter accelerato che di fatto impedice a Londra l'uscita entro il 31 ottobre. Johnson ha sospeso la legge in attesa della decisione Ue sul possibile rinvio.

Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato "una pausa" nel processo di approvazione della legge sulla Brexit dopo lo stop imposto alla Camera dei Comuni su un iter sprint. Johnson ha elogiato la Camera per l'approvazione in prima lettura della legge, ma ha deplorato la frenata sui tempi. E ha aggiunto di voler attendere ora che sia Bruxelles a prendere una decisione sull'eventuale concessione di una proroga oltre il 31 ottobre, senza negoziarla. "Comunque usciremo dall'Ue e usciremo con questo accordo", ha concluso.

 

Tusk: Ue accetti richiesta di proroga Gb - "In seguito alla decisione del premier britannico Boris Johnson di sospendere il processo di ratifica delle legge sulla Brexit e al fine di evitare un'uscita senza accordo, chiederò ai 27 membri dell'Ue di accettare la richiesta di proroga del Regno Unito. Su questo proporrò una procedura scritta", cioè un via libera senza la necessità di una riunione. Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. 

 

 

Parigi punta i piedi: "Solo qualche giorno di rinvio" - Parigi è pronta per un rinvio "tecnico" della Brexit di "pochi giorni", in modo che la procedura parlamentare possa essere completata a Londra, ma si opporrà a una proroga intesa invece come mezzo per "ridiscutere l'accordo". Lo ha dichiarato il segretario di Stato francese per gli Affari europei,  Aurélie de Montchalin. "Alla fine della settimana, vedremo se un'estensione puramente tecnica di alcuni giorni è giustificata, in modo che il Parlamento britannico possa completare la sua procedura parlamentare", ha detto de Montchalin al Senato. Aggiungendo, pero', che "al di fuori di questa prospettiva, e' esclusa un'estensione intesa a risparmiare tempo o a ridiscutere l'accordo".

 

Per governo elezioni inevitabili con rinvio a febbraio - Se la Brexit verrà rinviata fino a febbraio prossimo un voto politico sembra inevitabile, secondo una fonte anonima di Downing Street citata dai media britannici. "Se il rinvio voluto dal parlamento viene concesso da Bruxelles, l'unico modo in cui il Paese può andare avanti è con un'elezione. Questo parlamento è rotto" ha detto la fonte. "L'opinione pubblica dovrà scegliere se vuole fare la  Brexit con Boris (Johnson, il premier) o se vogliono passare il 2020 con due referendum, sulla Brexit e sulla Scozia con Corbyn", (Jeremy, leader dell'opposizione laburista). Per indire elezioni anticipate il governo di Londra ha bisogno dei via libera dei due terzi del parlamento.
 

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