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Gb, "Babbo Natale non esiste": la madre del piccolo deluso presenta un reclamo

Lucy Blake ha scritto un post-denuncia sulla pagina Facebook della catena Sports Direct: "Un vostro dipendente-Grinch ha rubato a mio figlio il Natale"

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"Babbo Natale è morto e le sue ossa sono sepolte".

A pronunciare la frase non è stato il Grinch, celebre abitante verde della città Chinonsò, ma un dipendente della Sports Direct, una nota catena inglese specializzata in articoli sportivi. Le parole, rivolte a un bambino di otto anni, hanno provocato la rabbia della madre del piccolo che ha presentato un reclamo contro il venditore: "Ha rubato a mio figlio il Natale".

"Speravo che la mia unica lamentela - ha scritto Lucy Blake sulla pagina Facebook della Sports Direct - dopo questo weekend di shopping fosse un articolo dalla misura sbagliata o un pacco incartato male. Invece un vostro dipendente-Grinch ha quasi rubato a mio figlio il Natale". E poi la madre del piccolo ha raccontato l'episodio: "Mio figlio di otto anni era nel vostro negozio di Basingstoke e gli è stato detto che Babbo Natale è morto". Il marito della donna che in quel momento si trovava con il bambino avrebbe cercato subito di rimediare davanti a quella "orribile" dichiarazione, ma il dipendente della Sports Directs invece di scusarsi avrebbe rincarato la dose: "Sì è morto e le sue ossa sono sepolte". 

Secondo Lucy l'accaduto avrebbe traumatizzato il bambino tanto che appena tornato a casa ne avrebbe parlato subito con lei e con le sue due sorelline di quattro e sei anni. Inoltre la donna ha affermato di aver visto il figlio cercare su Google le parole: "Santa Claus morto". 

"Vedete, Sports Direct - ha continuato la madre del bimbo - l'infanzia è molto preziosa e il Natale è magico, ma questa magia scompare molto velocemente, si dissolve in un attimo. Oggi un vostro dipendente ha rubato un pezzo prezioso dell'infanzia di mio figlio. Ha rovinato probabilmente a mio figlio quei pochi anni di ingenuità che gli rimanevano, in cui si crede sinceramente nella magia e nei miracoli". 

Poi la madre ha chiesto alla società di educare i dipendenti sull'importanza delle festività affinché i clienti più piccoli non si vedano "crollare i loro mondi". La donna, oltre a scrivere il post sulla pagina Facebook dell'azienda, usata molto spesso anche da altri utenti per esprimere rimostranze oppure chiedere informazioni, ha provveduto a fare un reclamo formale ai dirigenti del punto vendita in questione. Per ora non ha ricevuto alcuna risposta. Nessuna scusa è arrivata al bambino per avergli rubato il Natale.