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Francia, scontri a Nanterre al corteo per Nahel | Tensioni a Marsiglia, evacuato il porto | Indagato per omicidio volontario il poliziotto che ha sparato al 17enne

Agenti feriti e auto in fiamme alla "marcia bianca" guidata dalla madre del giovane ucciso a un posto di blocco. I servizi segreti: "Ci sarà un'esplosione delle violenze". Oltre 255 fermi in tutto il Paese

Fotogallery - Francia, nuovi scontri a Nanterre dopo il corteo per commemorare Nahel: agenti feriti e auto in fiamme

Centinaia di persone al corteo organizzato a Nanterre per commemorare Nahel, il 17enne ucciso da una gente di polizia in un sobborgo della città

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Il poliziotto che ha aperto il fuoco contro Nahel, il ragazzo di 17 anni ucciso martedì a Nanterre alle porte di Parigi, è stato indagato per "omicidio volontario" e messo in detenzione provvisoria.

Lo rende noto la Procura. Intanto, nuove tensioni si sono registrate giovedì al termine della "marcia bianca" guidata dalla madre della giovane vittima alla quale hanno partecipato fra le 5mila e le 6mila persone: diversi poliziotti sono stati feriti, molte le auto date alle fiamme. Nella notte tensione anche a Marsiglia, dove è stato evacuato il porto. Oltre 255 fermi in tutto il Paese. Emmanuel Macron ha convocato l'Unità interministeriale di crisi a Beauveau. "Ingiustificabili gli attacchi alle istituzioni", ha detto. Mobilitati 40mila agenti.

 

 

Il poliziotto in carcere

 L'agente di polizia che ha sparato a Nahel, uccidendolo, è in carcere. La Procura non ha ravvisato "condizioni legali per l'uso dell'arma da fuoco" da parte del poliziotto e ha quindi chiesto l'arresto dell'agente. "Il mio cliente è andato in prigione per aver sparato un colpo che pensava fosse necessario sparare con l'arma che gli era stata consegnata dallo Stato per garantire la sicurezza sua e dei suoi concittadini", ha scritto su Facebook, Laurent-Franck Liènard, avvocato del poliziotto. "Ho vissuto una giornata terribile e storica - scrive - in 31 anni di carriera in cui ho difeso casi di uso di armi, non mi era mai capitato che un cliente finisse in carcere subito dopo essersi trovato davanti al giudice. Contesteremo e combatteremo la decisione, con tutti gli strumenti del diritto".

 

"Ha chiesto perdono alla famiglia di Nahel"

 Il legale ha spiegato che il poliziotto "è devastato" e ha chiesto "perdono alla famiglia" del giovane. "Lui - ha aggiunto l'avvocato - non si alza la mattina per ammazzare la gente. Non voleva uccidere". La madre della vittima, in un'intervista diffusa da France 5, ha voluto spiegare: "Non ce l'ho con la polizia, ce l'ho con una persona, quella che ha tolto la vita a mio figlio". "Lui - ha continuato la donna - non doveva uccidere mio figlio, c'erano altri modi di agire. Un proiettile? Così vicino al suo torace? No, non posso crederci. Ci sono altri modi di farlo uscire dalla macchina". Secondo la donna, il poliziotto "ha visto una faccia da arabo, quella di un ragazzino, e ha voluto togliergli la vita".

 

Macron: "Ora riflessione e rispetto"

 Di fronte alla rivolta nelle banlieu, il governo ha deciso di "rinviare tutti i movimento non essenziali dei ministri previsti per questa giornata". "Le prossime ore - ha chiarito il presidente francese Macron - devono portare alla riflessione e al rispetto. Le violenze e gli attacchi contro commissariati, scuole, municipi, contro la Repubblica" dopo l'uccisione del 17enne, ha precisato, "non possono essere giustificati". Il presidente ha quindi ringraziato "poliziotti, gendarmi, pompieri e rappresentanti politici mobilitati" per fronteggiare la situazione". Inoltre, ha chiesto che l'Unità interministeriale di crisi si occupi "della preparazione dei prossimi giorni affinché possa tornare la calma completa". 

 

 

Mobilitati 40mila agenti

 Il ministro dell'Interno francese Gerald Darmanin ha annunciato il dispiegamento di 40mila agenti delle forze dell'ordine nei quartieri più "caldi" del Paese, 5mila dei quali a Parigi, "per combattere le rivolte - dice il ministro -, effettuare arresti e ripristinare l'ordine repubblicano". 

 

La terza notte di scontri

 Per la terza notte di tensione, lo stato di allerta riguarda tutta la Francia. A Nanterre una banca è stata incendiata e le fiamme hanno minacciato le abitazioni vicine. Sono 20 le persone fermate. A Marsiglia, scontri fra manifestanti e polizia al Porto Vecchio, evacuato dalla polizia. A Lione, dove mercoledì nel quartiere di Villeurbanne è stato incendiato un palazzo, è stato inviato un elicottero del RAID, i reparti speciali antisommossa. Disordini anche nel centro di Parigi, dove almeno un centinaio di persone con il volto coperto da passamontagna hanno saccheggiato i negozi del centro commerciale di Les Halles. Secondo Le Figaro, che cita fonti di alto livello, sono più di 255 le persone fermate in tutto il Paese nella notte.

 

Ma la situazione non è destinata a migliorare. In una nota dei servizi francesi, citata da una fonte della polizia, si legge che ci si aspetta "una propagazione" delle violenze nelle "prossime notti". La nota, che diversi media francesi hanno rilanciato giovedì sera, sottolinea che le "prossime notti saranno teatro di violenza urbana con una tendenza alla propagazione" e con "azioni mirate sulle forze dell'ordine e i simboli dello stato o del potere pubblico". 

 

Fotogallery - Diciassettenne ucciso da agente, seconda notte di scontri in Francia

 

 

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