Secondo "Al-Akhbar", media mauritano, sarebbero questi alcuni dei militanti del "Battaglione di sangue", il gruppo che ha rivendicato il sequestro all'interno del sito petrolifero di In Amenas, finito con un blitz dell'esercito algerino e la morte di 35 ostaggi e 15 rapitori, tra cui il leader del gruppo Abou Al Bara.