Il carismatico capo indigeno dell'Amazzonia, Paiakan, è morto dopo aver contratto il nuovo coronavirus: lo hanno riferito gli attivisti per la protezione della foresta pluviale. Paiakan, diventato celebre per aver guidato la lotta contro il progetto idroelettrico di Belo Monte negli Anni 80, è morto in un ospedale di Redencao, nel nord del Brasile, ha affermato Gert-Peter Bruch, fondatore del gruppo ambientale Planet Amazone. Paiakan, che aveva circa 65 anni, era un capo del popolo Kayapo. Ha stretto alleanze con altri gruppi indigeni, attivisti internazionali e celebrità, ed è stato un organizzatore principale del raduno di Altamira, una conferenza del 1989 che ha riunito gli oppositori al progetto di Belo Monte riuscendo a convincere la Banca mondiale a ritirare i finanziamenti, sebbene il progetto sia poi andato avanti fino al 2011. Sul suo passato una sola macchia, la denuncia per violenza sessuale di una studentessa non indigena, un'accusa secondo alcuni fabbricata ad arte per ostacolare le sue battaglie. Giunto vicino alla candidatura al premio Nobel per la pace, si stava battendo contro il progetto del presidente brasiliano Jair Bolsonaro di aprire le terre protette dell'Amazzonia all'agricoltura e allo sfruttamente minerario.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali