© Afp
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Il B-29 che sganciò la bomba su Hiroshima portava il nome “Enola Gay”, scelto personalmente dal colonnello Paul Tibbets, pilota e comandante della missione. Tibbets volle dedicare l’aereo a sua madre, Enola Gay Tibbets, poco prima del decollo. La scelta conferisce un elemento umano a uno degli eventi più devastanti della storia moderna. Tibbets, figura centrale dell’Operazione Silverplate, era stato incaricato direttamente dagli alti vertici militari di guidare la prima missione atomica. Dopo la guerra, proseguì la carriera nell’aeronautica fino al grado di generale. L’aereo, oggi conservato allo Smithsonian Institution, resta uno dei simboli più controversi del conflitto mondiale e della memoria collettiva del XX secolo.