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Draghi: "L'Algeria diventa il primo fornitore di gas del nostro Paese"

Il presidente del Consiglio è volato ad Algeri per firmare 15 nuove intese di cooperazione e consolidare la collaborazione energetica tra i due Stati

LʼAlgeria nostro primo fornitore di gas: ecco il viaggio che fa il metano

Il vertice intergovernativo tra Roma e Algeri ha "confermato il nostro partenariato privilegiato nel settore energetico.

In questi mesi, l'Algeria è diventata il primo fornitore di gas del nostro Paese". Lo ha detto il premier Draghi da Algeri, confermando che l'annuncio dei 4 miliardi di metri cubi di gas rappresenta "una accelerazione rispetto a quanto previsto dagli accordi e anticipa forniture ancora più cospicue nei prossimi anni".

I ringraziamenti al governo algerino - "E' un grande piacere essere di nuovo qui ad Algeri per presiedere il quarto vertice intergovernativo tra Italia e Algeria. Questo vertice è l'ultimo di una serie di incontri istituzionali tra i nostri Paesi. Voglio ricordare in particolare le visite di Stato del presidente Mattarella a novembre e del presidente Tebboune a Roma a maggio, oltra alla mia visita di aprile. Ringrazio ancora una volta il presidente Tebboune e il governo algerino per la calorosa ospitalità", ha esordito Draghi. 

 

 

Lavorare per la prosperità delle nostre imprese - "Vogliamo continuare a lavorare insieme per la prosperità delle nostre imprese e dei nostri cittadini, per il futuro del Mediterraneo", ha aggiunto il presidente del Consiglio. "L'Algeria è un partner molto importante per l'Italia. Lo è nel campo energetico, nell'industria e nelle attività imprenditoriali, nella lotta alla criminalità, nella ricerca della pace e della stabilità nel Mediterraneo", ha osservato il capo del governo. 

 

Firmate 15 intese di cooperazione - "La dichiarazione congiunta e le 15 intese firmate riflettono l'ampio spettro di collaborazione tra i nostri Paesi. Questo include la giustizia, lo sviluppo sociale, la cooperazione industriale, i lavori pubblici, la transizione energetica, la promozione culturale", ha spiegato Draghi, aggiungendo che il vertice "sarà di grande beneficio per i nostri cittadini e per le nostre imprese".

 

"Come ha ricordato anche il presidente Tebboune, Italia e Algeria continuano a lavorare per la pace, a partire dalla crisi libica e dalle difficoltà che affronta la Tunisia", ha proseguito in conferenza stampa. "Sono certo che sapremo dare un contributo decisivo alla stabilità di questi due Paesi nel rispetto della loro sovranità", ha ribadito.

 

Segnali incoraggianti sul grano ucraino - Draghi ha anche parlato di grano. "L'Italia è da tempo impegnata in prima linea per sbloccare il transito di cereali dai porti del Mar Nero ed evitare una crisi alimentare catastrofica. Il governo italiano si è attivato subito per favorire un accordo tra Russia e Ucraina su questo tema. Gli sviluppi nei negoziati in Turchia della scorsa settimana sono un segnale incoraggiante, che ora deve essere consolidato", ha sottolineato.

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