Il presidente russo in un'intervista: preoccupato da tensioni per la destituzione di Ianukovic
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La Russia era pronta a innalzare lo stato d'allerta nucleare durante le tensioni dello scorso anno sulla Crimea e sulla destituzione del presidente ucraino Viktor Ianukovic. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista trasmesso oggi alla tv di Stato. "La vita dell'allora presidente ucraino era in pericolo, volevano ucciderlo, per questo la Russia intervenne e gli salvò la vita", dice ancora.
In un intervento pre-registrato in un documentario sull'annessione della Crimea, Putin rincara: "Per noi era chiaro e ricevemmo informazioni che c'erano piani non solo per la sua cattura ma, preferibilmente da parte di coloro che avevano condotto il golpe' a Kiev, ha rievocato, anche per la sua eliminazione fisica".
La Russia era pronta a mettere in allerta le forze nucleari del suo Paese quando la Crimea decise, un anno fa, di annettersi alla Federazione, se gli Stati Uniti ed i loro alleati fossero intervenuti. "Eravamo pronti a farlo", ha detto Putin, rivelando di aver avvertito Stati Uniti ed Europa di non immischiarsi, accusandoli di aver orchestrato la destituzione dell'allora presidente ucraino Ianukovic. "È per questo - ha continuato - che penso che nessuno abbia voluto iniziare un conflitto mondiale".