Austria, Slovenia e Repubblica Ceca non hanno dato il loro assenso alla distribuzione solidale di una parte dei 10 milioni di vaccini Pfizer, anticipati al secondo trimestre. Gli altri 24 Stati membri si stanno perciò organizzando per conto loro. L'obiettivo è far sì che i cinque Paesi più colpiti dalla penuria di vaccini (Bulgaria, Estonia, Croazia, Lettonia e Slovacchia) possano comunque ricevere 2,8 milioni di dosi in più.