Coronavirus, la Gran Bretagna dispone la quarantena per chi arriva da tutta Italia
La misura, finora limitata a chi arrivava dal nord Italia è legata "allʼevoluzione della situazione"
Le autorità britanniche hanno esteso l'indicazione della misura precauzionale dell'auto-isolamento per due settimane per chi arrivi o rientri in Gran Bretagna dall'intero territorio italiano, in presenza di sintomi anche lievi di coronavirus. Lo ha annunciato il professor Chris Witty, consulente medico del governo di Londra, precisando che la misura, finora limitata a chi arrivava dal nord Italia è legata "all'evoluzione della situazione".
L'indicazione resta la stessa: isolamento volontario per chiunque abbia sintomi influenzali al ritorno dall'Italia, con l'eccezione di chi arriva dagli 11 Comuni di Lombardia e Veneto dichiarati in lockdown dal governo italiano, per i quali la stessa precauzione è richiesta anche in assenza di sintomi.
Whitty ha quindi confermato i 115 contagi accertati nel Regno Unito, con 25 casi in più: 17 contratti in Paesi indicati come "epicentro" attuale dell'infezione, Italia inclusa, e 8 invece ammalatisi direttamente oltre Manica, attraverso contatti a cui si sta al momento cercando di risalire. Confermato anche il passaggio dalla fase del solo "contenimento" a quella del tentativo di "rallentamento" della diffusione di un virus ormai presente, con ulteriori misure messe già allo studio dal governo di Boris Johnson in una serie di riunioni di emergenza.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali