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Cop25, Greta Thunberg: "Le emergenze climatiche hanno già effetto su di noi"

Lʼattivista svedese ha aperto un incontro organizzato da Fridays for Future nellʼambito della Conferenza mondiale Onu sul clima a Madrid

Cop25, Greta Thunberg: "Le emergenze climatiche hanno già effetto su di noi" - foto 1
Afp

"Le emergenze climatiche non sono qualcosa che avranno un impatto sul futuro, che avranno effetto sui bambini nati oggi una volta adulti, hanno già effetto sulle persone che vivono oggi", ha esordito così Greta Thunberg all'incontro organizzato da Fridays for Future durante la Cop 25, la conferenza mondiale Onu sul clima, in corso a Madrid.

Dopo il suo intervento, nel quale ha anche sottolineato: "Abbiamo il dovere di usare l'attenzione dei media per far sentire la nostra voce", l'attivista svedese ha lasciato spazio ad altri giovani provenienti da tutto il mondo, dalle Filippine agli Usa al Cile.

L'incontro con Greta è iniziato in ritardo per la grande quantità di gente in coda giunta per seguire l'attivista svedese, al punto che la sala è stata chiusa e poi riaperta solo ai giornalisti.

 

"Abbiamo il dovere di usare l'attenzione dei media per la nostra piattaforma e per far sentire la nostra voce - ha aggiunto la 16enne, prima di dare la parola alla moderatrice Luisa Neubauer e ad altri attivisti presenti. - Noi, io e Luisa, siamo privilegiate perché le nostre storie sono state già dette, ma non sono le nostre storie che devono essere ascoltate ma quelle degli altri, soprattutto dal Sud del mondo e dalle comunità indigene. Abbiamo creato questo evento come una sorta di piattaforma per condividere le storie che devono essere conosciute".

 

Il primo a prendere la parola dopo Greta, che ha anche ricordato l'importanza di "ascoltare le storie delle popolazioni indigene, che sono in prima linea nel subire gli effetti dei cambiamenti climatici", è stato un ragazzo proveniente dalle isole Marshall, alle prese con l'innalzamento delle acque. "Ci hanno detto che per resistere dobbiamo adattarci, andare più in alto - ha affermato - o che dobbiamo emigrare".

 

A intervenire, tra gli altri, è stato anche un attivista russo, che ha ricordato come nel proprio Paese sono state arrestate degli attivisti che hanno partecipato alle proteste sul clima. Tra i relatori anche una ragazza nativa americana, che ha testimoniato le lotte in corso contro lo sfruttamento dei territori contro il volere degli indigeni.

 

Il messaggio finale a tutti ai politici è la richiesta di avere più visibilità. "Chiediamo di essere ascoltati, perché nessuno più di noi sperimenta sulla propria pelle i danni dai cambiamenti climatici", ha sottolineato un'attivista dall'Uganda.

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