DOPO OLTRE 30 ANNI DI CONFLITTI

Azerbaijan e Armenia firmano l'accordo, "Grazie a Trump pace nel Caucaso, merita il Nobel"

Sarà istituita la cosiddetta "Trump Route for international peace and prosperity", un corridoio di transito che garantirà a Baku pieno accesso all'enclave di Nakhichevan "nel pieno rispetto della sovranità dell'Armenia

08 Ago 2025 - 23:10
 © Afp

© Afp

Accordo storico alla Casa Bianca tra Armenia e Azerbaijan dopo 30 anni di conflitti. Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato che l'accordo firmato tra i due Paesi risolve "la questione chiave che aveva fatto fallire i precedenti negoziati", istituendo la cosiddetta "Trump Route for international peace and prosperity". Il corridoio di transito garantirà a Baku pieno accesso all'enclave di Nakhichevan "nel pieno rispetto della sovranità dell'Armenia". Secondo Trump, il corridoio sarà sviluppato in partenariato esclusivo tra Armenia e Stati Uniti "per un periodo fino a 99 anni", con la prospettiva di "significativi investimenti infrastrutturali da parte di aziende americane", con benefici economici per i due Paesi caucasici e per Washington. Il presidente armeno e quello azero hanno ringraziato Trump grazie al quale "torna la pace nel Caucaso". 

Il presidente dell'Azerbaijan, Ilham Aliyev, ha definito "storico" l'accordo raggiunto oggi con l'Armenia alla Casa Bianca e ha attribuito un ruolo decisivo al presidente statunitense Donald Trump. "Quello che non siamo riusciti a ottenere in oltre trent'anni, oggi lo abbiamo realizzato: la pace nel Caucaso meridionale", ha dichiarato, ricordando "due guerre molto dure" e "molte vite sacrificate" nel conflitto con Erevan. Aliyev ha sottolineato che, senza l'intervento di Washington, "oggi Armenia e Azerbaijan sarebbero ancora intrappolati in un interminabile processo negoziale". Il presidente ha inoltre evidenziato l'importanza della "Trump route for international peace and prosperity", che "creerà nuove linee di connettività, abbatterà muri e offrirà opportunità di collegamento per molti Paesi, con investimenti, prosperità e stabilità". "Abbiamo perso molti anni tra occupazione e spargimenti di sangue. Oggi giriamo pagina e offriamo un futuro luminoso e sicuro ai nostri figli", ha concluso Aliyev, esprimendo gratitudine a Trump per il ruolo svolto. 

Anche il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha definito "storico" l'accordo siglato con l'Azerbaijan alla Casa Bianca, ringraziando il presidente statunitense Donald Trump e il suo team "per aver mediato questo risultato che cambia le regole del gioco". "Si tratta di un successo per i nostri Paesi, per la nostra regione e per il mondo, perché una regione più pacifica significa un mondo più sicuro", ha dichiarato Pashinyan, parlando di "una testimonianza ulteriore della leadership globale e dell'eredità di statista e pacificatore" di Trump. "Portare la pace ha richiesto visione, coraggio politico e determinazione - ha aggiunto - ma soprattutto fede nella causa. Come dice la Bibbia: 'Beati i pacificatori, perché saranno chiamati figli di Dio'. Che Dio illumini questa strada".

Azerbaijan e Armenia propongono il Nobel per la pace a Trump

 Il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev ha suggerito di inviare una candidatura congiunta, insieme all'Armenia, per il conferimento del Premio Nobel per la Pace a Trump, dopo che i due Paesi rivali hanno firmato un accordo volto a porre fine a decenni di conflitto. "Quindi forse concordiamo con il Primo Ministro (Nikol) Pashinyan di inviare un appello congiunto al comitato per il Nobel affinché assegni il Premio Nobel per la Pace al Presidente Trump", ha dichiarato durante l'evento alla Casa Bianca. Pashinyan ha risposto: "Penso che il Presidente Trump meriti il Premio Nobel per la Pace e noi lo difenderemo e lo promuoveremo".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri