Nuove linee guida per i college

California: Sì significa Sì, la nuova legge contro le violenze sessuali

Il decreto firmato dal governatore Jerry Brown detta ai college le nuove linee guida per prevenire e investigare gli stupri

29 Set 2014 - 19:58

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Una rivoluzione nel contrasto alla violenza sessuale è in atto in California. Il progetto di legge firmato dal governatore Jerry Brown farà dello stato con capitale Los Angeles il primo degli Usa a definire quando “Sì significa Sì” e a dettare ai college nuove linee guida per prevenire e indagare le violenze sessuali. Sarà necessario “un consapevole e volontario accordo per impegnarsi in un'attività sessuale".

La proposta - I legislatori hanno approvato la proposta di legge del senatore Kevin de Leon, un democratico di Los Angeles, dopo che le associazioni in difesa delle donne e delle vittime di abusi nei campus avevano inviato petizioni all'ufficio di Brown per sollecitarlo a firmarla con urgenza.

Il progetto di legge, che riguarda tutte le scuole post secondarie, pubbliche e private, che ricevono fondi pubblici per il sostegno allo studio, manda in soffitta il vecchio principio “No significa No”, fin qui seguito, per adottare quello del consenso esplicito.

La legge prevede che il consenso possa essere non verbale, ma il silenzio o la mancanza di resistenza non costituiscono una forma di consenso. Lo stesso discorso vale se la persona abusata è sotto l'effetto di alcool o droghe, cosciente o meno che sia, perché non può dare un vero consenso.

“Ogni studente – ha dichiarato de Leon – merita di essere formato in un ambiente sicuro e salutare. Lo stato della California non permetterà che le scuole nascondano sotto il tappeto i casi di stupro. La proposta vuole puntare l'attenzione sulla prevenzione, la giustizia e la guarigione della vittima”.

Le reazioni - “È fantastico – ha detto Savannah Badalich, studente alla UCLA e fondatrice del gruppo 7.000 in Solidarity – Questa legge insegnerà ad un'intera nuova generazione di studenti cosa è il consenso e cosa non lo è, e che l'assenza di un no non significa sì".

I Repubblicani non hanno fatto opposizione di Senato, ma alcuni di loro hanno posto il dubbio se la legislazione statale fosse la sede appropriata per definire il consenso sessuale fra due persone.

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