Bielorussia, Ue impone sanzioni economiche al regime | Vietato l'ingresso a tre parlamentari italiani
La decisione al termine del primo giorno di Consiglio europeo: colpiti 40 personalità del regime, che intanto impedisce lʼingresso in territorio bielorusso a Boldrini, Fiano e Quartapelle
Dopo il netto giudizio politico sulle elezioni del 9 agosto, arrivano anche le prime contromisure economiche. I 27 capi di Stato e di governo dell'Ue - riuniti a Bruxelles per la due giorni di Consiglio europeo - hanno deciso all'unanimità di colpire 40 rappresentanti del governo bielorusso: per loro divieto di viaggio in Europa e congelamento dei beni. Risparmiato il leader Alexander Lukashenko, nella lista figura invece il ministro dell'Interno Juri Khadzimuratavich Karaeu.
Prima risposta - A quasi due mesi dall'inizio delle pacifiche proteste di piazza in Bielorussia per il risultato delle elezioni, arriva dunque la prima reazione sostanziale dell'Europa. Già dieci giorni fa l'Unione aveva dichiarato di non riconoscere la vittoria del presidente Lukashenko, giudicata priva di "legittimità democratica" . La decisione è arrivata quando si è trovata un'intesa su un'altra questione calda: le trivellazioni della Turchia nel Mediterraneo orientale. Attività che per Grecia e Cipro rappresentano un'aperta violazione della sovranità nazionale. Vinto il veto cipriota, che chiedeva una reazione dura verso la politica di Erdogan, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha annunciato sanzioni verso la Bielorussia, che ha risposto con misure analoghe.
Tensioni con l'Italia - "Vogliamo che le autorita' bielorusse prendano atto che le elezioni non sono credibili, soddisfacenti, non rispondono agli standard democratici, vogliamo ci sia una rapida evoluzione verso elezioni libere, pretendiamo che siano rispettati i diritti di chi protesta in modo pacifico", ha commentato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte da Bruxelles. Proprio nei confronti di tre politici italiani la Bielorussia ha usato il pugno duro. Emauele Fiano, Laura Boldrini e Lia Quartapelle avrebbero dovuto prendere un volo per Minsk, ma sono stati fermati all'imbarco perché "sgraditi" al regime. Sono invece riusciti a partire i colleghi Andrea Orlando e Barbara Pollastrini.
Proteste e fughe - Intanto vanno avanti da due mesi - con decine di arresti quotidiani - le manifestazioni di piazza contro il governo. Ma l'opposizione a Lukashenko perde pezzi: il 29 settembre ha lasciato il paese l'ultima leader democratica, Svetlana Alexievich. premio Nobel per la letteratura. La scrittrice 72enne è volata in Germania, ufficialmente per sottoporsi a delle cure già pianificate. Ma il suo ritorno in patria è tutt'altro che scontato. Proprio la leader tedesca Angela Merkel incontrerà maretedì 6 ottobre un'altra oppositrice antigovernativa, la candidata alla presidenza Svetlana Tikhanovskaya.
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